Finalmente ci siamo, la settimana calda del Campionato Italiano Rally Terra Storico è iniziata ed Andrea Tonelli conta le giornate che lo separano dal debutto nella massima serie tricolore dedicata agli specialisti dello sterrato, alla guida di regine del passato che hanno segnato la storia del rallysmo a livello mondiale.
Il pilota di Reggio Emilia, alla guida della Ford Escort RS 1800 MKII, iscritta per i colori della scuderia Movisport e condivisa con Roberto Debbi, non vuole recitare un ruolo da comprimario.
“Finalmente siamo al via del Campionato Italiano Rally Terra Storico” – racconta Tonelli – “e, dopo tanti anni di asfalto, ci immergeremo nella vera essenza del rallysmo ovvero lo sterrato. Inutile negare che correre su sterrato con una vettura come la nostra, a trazione posteriore, è qualcosa di davvero emozionante. Escludendo la partecipazione al Lahti Historic Rally, in Finlandia qualche anno fa, non abbiamo esperienza su questi fondi quindi ogni gara sarà del tutto nuova per noi. Una cosa è certa, cercheremo di imparare in fretta perchè non siamo qui per una gita di piacere. Vogliamo divertirci, far divertire ma essere anche competitivi in gara.”
Una prima presa di contatto, con i fondi a scarsa aderenza, è stata già affrontata dal pilota reggiano, a fine Giugno, in occasione del Gravel Rally Test Valtiberina, punto di partenza che idealmente si ricollega all’imminente Rally Storico Città di Arezzo, Crete Senesi e Valtiberina.
Il primo atto del CIRTS, in programma i prossimi 8 e 9 Agosto, ridarà vita ad una serie interrotta bruscamente, a fine Febbraio dopo il Val d’Orcia, causa arrivo del Coronavirus.
Una prima uscita, quella di Tonelli, che si rivelerà già un importante banco di prova, chiamandolo ad una prestazione solida, senza sbavature, per recuperare i punti persi dallo zero segnato, non essendo stato presente, nel round di apertura del tricolore.
“Sostanzialmente ripartiamo da dove abbiamo finito a Giugno” – aggiunge Tonelli – “e dobbiamo dire che, in quell’occasione, abbiamo lavorato bene sul setup. Avevamo riscontrato qualche difetto sulla nostra vettura e contiamo di averli risolti. La nostra auto, nata tra le foreste inglesi, è fatta per correre sulla terra. Avendo saltato il Val d’Orcia non possiamo rischiare nulla. Dovremo imparare in fretta e cercare di essere redditizi, costanti e concreti, se vogliamo puntare ad un posto di prestigio in questo Campionato Italiano Rally Terra Storico, soprattutto per gratificare tutti i nostri partners. Non ci han abbandonato e si meritano un bel piazzamento.”
Due le tappe in programma per la terza edizione del Valtiberina in salsa storica.
Sabato la sfida si svilupperà sulle prove speciali di “San Martino in Grania” (5,95 km) e “Monte Santissime Marie” (10,96 km), da ripetere per due passaggi, mentre la Domenica ci si darà appuntamento sulle tre tornate, consecutive, sulla “Alpe di Poti” (12,06 km).
Tre totem del rallysmo mondiale, protagoniste degli anni d’oro del vero Rally di Sanremo.