Una partita per dare “Un calcio al razzismo”. In occasione della XX settimana di azione contro il razzismo promossa dall’UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazione razziali), Archivio Disarmo – IRIAD e l’Associazione Sportiva Liberi Nantes hanno organizzato un match calcistico con l’obiettivo di rafforzare il ruolo dello sport come strumento di integrazione e coesione sociale.

Il progetto “#UNCALCIOALRAZZISMO Scuola sport e cultura in campo per la lotta alle discriminazioni” mira alla prevenzione delle discriminazioni razziali ed ha previsto anche lo svolgimento di tre seminari rivolti a 300 studenti delle scuole di Roma. La scuola e lo sport, infatti, svolgono un ruolo decisivo nella formazione di una cultura e di una pratica della cittadinanza democratica. La scuola offre il primo spazio pubblico di interazione e di confronto, mentre lo sport costituisce uno strumento di integrazione in quanto sviluppa coesione e solidarietà.

La partita – svoltasi nel centro sportivo XXV aprile di Pietralata a Roma, spazio recuperato e gestito dal 2010 dalla Liberi Nantes ASD grazie a un’impegnativa attività di volontariato – ha visto sfidarsi due squadre miste, composte da studenti delle scuole romane e da giocatori dell’Under 19 della Liberi Nantes Football Club, squadra di calcio formata da giovani del quartiere di Pietralata provenienti principalmente da Africa e America Latina.

Fabrizio Battistelli (Presidente di Archivio Disarmo) in merito alla partita ha dichiarato: «Una splendida occasione per portare in campo ragazzi delle scuole romane e della Liberi Nantes, che propone un calcio aperto a tutti ed ha alla base l’integrazione, la collaborazione e il gioco di squadra. Archivio Disarmo, da sempre, si batte affinché non ci siano differenze ed eventi come questo ci riconciliano con il calcio, troppo spesso macchiato da episodi di razzismo. Oggi siamo qui tutti insieme e uguali, uniti dalla passione per lo sport».

«Nel nostro spazio di comunità – ha affermato Alberto Urbinati (Presidente della Liberi Nantes) – apriamo le porte a tutti: gente del quartiere di Pietralata e ragazzi che provengono da tutto il mondo. Vantiamo, infatti, una squadra di rifugiati e richiedenti asilo che gioca nella Seconda Categoria Laziale, oltre all’Under 19 composta da minori stranieri con background migratorio alle spalle. Il calcio, per noi, è apertura, inclusione, amicizia, solidarietà ma, soprattutto, lotta al razzismo e ad ogni forma di discriminazione».

Entusiasti dell’iniziativa anche i tanti ragazzi scesi in campo per il match. «Questa partita esprime ciò che è l’essenza vera del calcio, ovvero la connessione tra i popoli sotto ogni forma» ha detto lo studente Cesare Carusio.

Per Vyash Jowahir (capitano dell’Under 19 Liberi Nantes) «il calcio è divertimento e il razzismo deve starne fuori. Oggi, con questa partita, vogliamo dare il buon esempio anche ai più grandi. Nella nostra squadra sono presenti ragazzi provenienti da ogni parte del mondo e, a prescindere dalla nazionalità, creiamo integrazione e interazione tra tutti noi, essendo uniti dalla passione per questo bellissimo sport che è il calcio».

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