Guardando alla classifica finale assoluta il quinto posto conquistato da Andrea Sandrin, sugli sterrati di casa del Prealpi Master Show, è da considerare un risultato più che positivo, al netto di un paio di sgambetti della dea bendata.

Il pilota di Povegliano, reduce da un Monza che gli ha permesso di ritrovare un buon stato di forma, tornava al volante della Skoda Fabia Rally2 Evo di MS Munaretto con Manuel Menegon.

Il portacolori di ST12 Motorsport affrontava il primo giro di speciali con il coltello tra i denti, in una trasferta incentrata nella sola giornata di Domenica scorsa, chiudendo sul terzo gradino del podio nella generale, in gruppo RC2N ed in classe R5 – Rally2, a soli cinque secondi dal primo.

La ripetizione dei due tratti cronometrati in programma, quelli di “San Tiziano” e di “Le Rive”, rinnovavano il trevigiano tra i candidati al successo finale, nonostante un dritto sulla quarta che lo allontanava dal treno di testa, facendolo scendere in quinta piazza provvisoria.

Con soltanto 15”9 da recuperare ed una situazione di classifica particolarmente corta tutto poteva ancora accadere ma l’utilizzo anomalo di alcuni fumogeni, da parte del pubblico, oscurava completamente la sede stradale e lo costringeva ad alzare di molto il piede.

Il quarto tempo firmato sull’ultimo giro a “Le Rive” non era sufficiente per recuperare il terreno perso con Sandrin che si avviava verso la pedana d’arrivo, posta a Sernaglia della Battaglia, con un tris di quinti, in assoluta, in gruppo RC2N ed in classe R5 – Rally2.

“Un quinto assoluto, in mezzo a quasi quaranta Rally2, non si butta via” – racconta Sandrin – “ma ci sono stati alcuni episodi che non ci hanno permesso di giocarci quello che era nelle nostre corde. Principalmente mi riferisco ad un dritto ed alla presenza di fumogeni che alcuni spettatori hanno acceso su una curva impegnativa. Ci siamo trovati senza visibilità ed abbiamo dovuto rallentare, perdendo parecchio tempo. Ho cercato di guidare pulito, provando a forzare il mio naturale stile di guida, ma non è stata la scelta migliore. Ho commesso varie sbavature, nell’intento di perseguire questa strada, ma ho capito che non è la mia. L’auto è stata impeccabile, il team pure. Diciamo che siamo contenti ma non abbastanza per essere felici.”

Un Prealpi che, abbandonato il format della ronde, ha incontrato il parere favorevole di un Sandrin che, guardando già al 2024, è pronto a concentrarsi sulla crescita del figlio Tommaso.

“La nuova formula mi è piaciuta molto” – aggiunge Sandrin – “perchè, pur mantenendo quasi invariato il chilometraggio, i tempi morti si sono quasi del tutto annullati e questo ha reso la gara più divertente. Non so se correrò il prossimo anno, a meno di qualche gara spot con Manuel, perchè l’impegno di mio figlio Tommaso in Romania aumenterà di proporzione. Nel frattempo colgo l’occasione per ringraziare Hawk Racing Club, Maxmark e tutti i partners che ci hanno permesso di essere al via della nostra gara di casa. È stato bello tornare al volante, di fronte a tanti amici che hanno fatto il tifo per noi lungo le speciali. Belle emozioni da vivere.”

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