Sono circa 500 atleti, sono arrivati da ogni parte d’Italia, sono loro i protagonisti dei XXX Giochi Nazionali Invernali Special Olympics in corso a Bardonecchia e Valsusa fino al 18 gennaio. Da oggi prenderanno il via le gare ufficiali nelle seguenti discipline sportive: sci alpino, sci nordico, corsa con le racchette da neve e snowboard.
Ieri mattina si sono svolte le Divisioning, gare preliminari che rappresentano un momento fondamentale in ogni evento Special Olympics: i Tecnici valutano le potenzialità di ogni atleta affinchè possa poi misurarsi, con chi ha pari o simil livello di abilità. Ciascun atleta ha così la possibilità di gareggiare nelle condizioni ottimali ed ha altresì l’opportunità di vincere con tutte le sue forze. In verità, al di là di ogni classifica meramente sportiva, ogni singolo atleta mette idealmente in pista già un traguardo: una strada in salita, un percorso di autonomia, una storia di rivalsa contro ogni stereotipo e pregiudizio.

Alle 15,30 si è svolta la Cerimonia di Apertura, nella gremita Piazza Valle Stretta a Bardonecchia: la sfilata dei 52 team ha preceduto l’ingresso delle bandiere e il momento protocollare più atteso, l’arrivo della torcia che, partita da Torino, ha attraversato, nei giorni scorsi,18 Comuni del Piemonte terminando la sua corsa con l’accensione del tripode. Alla presenza di istituzioni e gente comune, il Sindaco, Francesco Avato, ha proclamato il via alle gare ufficiali. Il fuoco olimpico, in chiusura, ha messo poi in luce il Giuramento dell’atleta Special Olympics: “Che io possa vincere, ma se non riuscissi, che io possa tentare con tutte le mie forze” letto dall’atleta Giorgia Di Ninno.

E’ intervenuto Piero Gros, ex sciatore alpino, protagonista della Valanga azzurra, vincitore della Coppa del Mondo generale e della Coppa del Mondo di slalom gigante nel 1974, della medaglia d’oro di Sci alpino ai XII Giochi olimpici invernali Innsbruck 1976: “Lo sport ha un valore enorme: forgia il carattere di un atleta, dona la possibilità di credere nelle proprie potenzialità, di lottare per raggiungere un traguardo. Ammiro tutti voi atleti Special Olympics e vi faccio un grandissimo in bocca al lupo per le vostre gare in cui, sono certo, darete il meglio di voi stessi”. I Giochi Nazionali Invernali rappresentano per tutti gli atleti, in primo luogo, una sfida con se stessi; l’opportunità di una nuova conquista da un punto di vista sportivo, ma soprattutto umano. La sfida si allarga poi alla comunità intera. Notevole importanza, d’altra parte, riveste il contesto, l’ambiente, già ampiamente sensibilizzato, al fine di creare le condizioni ideali di integrazione e di inclusione.

Lo sport unificato è da sempre per Special Olympics, in questo senso, lo strumento ideale per generare rispetto ed inclusione. Ed è per questo che, anche in occasione di questi Giochi Nazionali Invernali, atleti con e senza disabilità intellettive avranno l’opportunità di gareggiare insieme, nella stessa squadra, in particolare nella corsa con le racchette da neve e nello sci di fondo.

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