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Giovedi 7 aprile, alle 17.15, assieme alla Vivivejo Onlus Ada Maria interverrà alla giornata inaugurale del Marathon Village all’Eur

La Vivivejo Onlus, associazione molto attiva nella zona di Roma Nord con una particolare attenzione alle fasce più deboli, partecipa anche quest’anno alla Maratona di Roma, e nello specifico alla Roma Fun, la passeggiata di quattro chilometri che si snoda nel centro storico della città, partendo dal Colosseo.

E lo fa con uno sponsor di eccezione: l’atleta Ada Maria Ammirata, non vedente da quando aveva quindici anni, 50 kg di determinazione, curiosità, passione, disciplina, voglia di vivere ed affermarsi.

Giovedi 7 aprile, alle 17.15, assieme alla Vivivejo Onlus Ada Maria interverrà alla giornata inaugurale del Marathon Village all’Eur. Ada Maria Ammirata si è avvicinata all’atletica leggera nel giugno 2014 conquistando solo un anno dopo il titolo italiano femminile FISPES (categoria T11) sui 5mila metri m in pista. Pochi mesi dopo a Terni, unica donna in gara, si è aggiudicata la medaglia più prestigiosa per la società degli atleti con disabilità romani, Atletica La Sbarra, concludendo i 10 km in 1h01’46” e anche il titolo italiano su strada.

Ada è approdata alla pista proveniente dall’equitazione. Ha ho ottenuto la medaglia d’oro ai Campionati Italiani assoluti di Equitazione Paraolimpica 2012; si è classificata al quarto posto nel Concorso Internazionale di Casorate Sempione 2012; è stata inserita nella ranking list federale tra gli otto atleti di interesse nazionale per rappresentare l’Italia alle Para olimpiadi 2012; ha vinto la medaglia d’argento al Campionato Regionale Lazio ‘dressag’e nel 2013.

Del suo rapporto con lo sport e la vita Ada Maria dice “Oggi, a 36 anni, oltre a essere un’atleta, sono una donna che ha bisogno di realizzarsi in ogni aspetto della propria esistenza. Questo non per sminuire l’importanza della disciplina sportiva, che, al contrario, si è rivelata una grande ancora di salvezza per me, ma per precisare che la vita è fatta da tante componenti come famiglia, lavoro e amici. A differenza di una situazione più ordinaria, però, lo sport nella vita di un non vedente risulta essere, per me come per molti altri, quel ponte fra la negazione del proprio essere e la voglia di vivere e di affermarsi’’

Dall’esperienza maturata attraverso il suo rapporto di fiducia con gli ‘accompagnatori’ – i ‘caller’ che la guidano nelle evoluzioni sul cavallo, e le ‘guide’ che la accompagnano negli allenamenti e nelle gare – nasce il suo progetto di portare in Italia il programma ‘Achilles International’, la rete di guide nata originariamente negli Stati Uniti creata per accompagnare persone con disabilità per gare di lunga distanza (da 10 km in poi) e allenamenti.

Con la Achilles ADA vorrebbe stabilire dei punti fissi nei parchi di Roma, in cui, due volte al mese, i non vedenti e gli altri disabili possono trovare, gratuitamente, accompagnatori per correre, camminare o solo passeggiare.

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