Carossino (Briantea) contro Berdun (Dinamo)

Si aprono con due partite spettacolari e dagli elevati valori tecnici le serie di semifinali Scudetto, al via sabato 25 febbraio: l’esito degli incroci vede la UnipolSai Briantea84 Cantù e il S. Stefano Kos Group in vantaggio e con la possibilità di conquistare la finale Scudetto con una vittoria casalinga la prossima settimana. Ma i pronostici rimangono aperti in entrambi i casi, con Dinamo Lab Banco di Sardegna e Deco Metalferro Amicacci Abruzzo pienamente in corsa per riaprire il discorso passaggio del turno.

La partita di Sorso tra Dinamo e Briantea84 ha rispettato le alte aspettative della vigilia: i padroni di casa sardi si presentavano alla prima semifinale della propria storia forti di un roster profondo e di qualità, impreziosito dalla presenza di diversi ex, tra tutti l’argentino Adolfo Damian Berdun, mentre per la Briantea84 le rotazioni erano ridotte all’osso. Anche per questo, dopo l’inizio sprint della Dinamo, che sale subito sopra anche di 13 punti nel primo quarto, l’impressione è stata quella di una Cantù in difficoltà come raramente visto negli ultimi anni. Gli ospiti provano a ricucire il gap nel corso del secondo quarto, risalendo fino ad un paio di possessi di distanza, ma il nuovo strappo della Dinamo nel terzo periodo fino al nuovo +10 sembrava aver indirizzato definitivamente l’inerzia del match. E’ a questo punto che sale però in cattedra Filippo Carossino, che dà la scossa ai suoi, sia emotivamente che tecnicamente, con una serie di canestri pesanti che aprono il parziale che si rivelerà decisivo: la Dinamo si inceppa proprio sul più bello, perdendo le misure in attacco con un paio di soluzioni forzate dalla distanza di Berdun, mentre la Briantea84 proprio nel momento più difficile trova una determinazione e una rabbia agonistica che la portano a segnare addirittura 24 punti nell’ultimo periodo. Carossino ne mette 26, ma soprattutto sfodera una delle prestazioni più importanti della propria carriera e i campioni d’Italia prendono definitivamente il largo fino al 59-49 finale.

Nell’altra semifinale, equilibrio per almeno tre quarti tra i padroni di casa della Deco Metalferro Amicacci Abruzzo e il S. Stefano Kos Group: gli abruzzesi hanno approcciato bene al match, limitando i punti di forza degli avversari soprattutto sotto canestro, e trovavano discreto ritmo in attacco, dove è soprattutto il giovane Gabriel Benvenuto (13 pti con 6/9 dal campo) a farsi trovare sempre pronto. Si arrivava così all’intervallo lungo in perfetta parità, e l’equilibrio si è trascinato almeno fino a metà terzo quarto, quando la profondità del roster degli ospiti e un po’ di stanchezza negli uomini chiave dell’Amicacci hanno fatto la differenza: il risultato è un parziale da 10 a 2 che per la prima volta indirizza chiaramente l’inerzia del confronto. Grande protagonista è l’ex di giornata Domenico Miceli, alla migliore prestazione stagionale con 25 punti e 12/20 dal campo. L’Amicacci non trovava la forza di reagire e si è spento gradualmente nel corso di un ultimo quarto da soli 5 punti segnati a referto. Non è bastata l’ennesima doppia doppia dell’annata del veterano Matteo Cavagnini (13 punti e 13 rimbalzi) per infliggere la prima sconfitta del campionato ad una S. Stefano che ora mette nel mirino l’approdo alla finale Scudetto.

Altra notizia di giornata è la salvezza del GSD Porto Torres, che nella decisiva gara tre dei playout contro i Giovani e Tenaci vince 78 a 60; punteggio finale troppo severo per i romani, che a lungo conducono il match e poi rimangono a contatto fino al quarto quarto, per poi cedere nel finale rimediando una sconfitta che significa retrocessione.

Infine nei crossover per i piazzamenti dal quinto all’ottavo posto, vittorie in trasferta del Self Group Millennium Basket Padova su Reggio Calabria 69 a 62 e della Menarini Firenze su Bergamo 62 a 44.