di Alessandro Tozzi
Sta deragliando a Roma la questione ZaccagniZaniolo, entrambi fidanzati (uno ex, l’altro attuale), con la influencer Chiara Nasti.
In estrema sintesi, mentre era ancora infortunato Zaniolo ebbe una breve liason con questa ragazza, durata il tempo di un caffè e due selfie, per poi approdare a diversi lidi, il tutto mentre la ex annunciava al mondo la sua maternità indicando nel giocatore della Roma il padre.

Dopo qualche mese la influencer aveva una liason con Zaccagni, ma stavolta il giocatore della Lazio la metteva incinta, il tutto in un’apoteosi che ha avuto il suo culmine in una festa allo stadio Olimpico, affittato per l’occasione dal poro Zaccagni, solo per far conoscere al mondo il sesso del bambino: del resto lei è influencer, e ogni cosa che fa passa per i social (anzi, ogni cosa che fa la fa perchè debba passare dai sociali, è più corretto), altrimenti che influencer sarebbe?
Fin qui la base, con qualche problema intervenuto fra i due ragazzi, che pare abbiano litigato un paio di mesi fa in occasione di un ritiro della Nazionale, ma la cosa era sotto controllo.
Qualche giorno fa in occasione dei festeggiamenti post Conference, i tifosi della Roma hanno intonato a lungo il coro “Il figlio de Zaccagni è de Zaniolo”, coro intonato ridendo dallo stesso Zaniolo in un momento di scarsa lucidità collettiva, comunque in salsa ampiamente e doverosamente goliardica, seppur riferita a vicende private di terzi.

Ieri la vicenda si è colorata di ulteriori sviluppi, perchè la Nasti ha tweettato un suo lucido pensiero, uno dei tanti (pensieri, non lucidi), nel quale prende “per il culo il poro Zaniolo” che “col gamberetto che ha in mezzo alle gambe” è strano possa fare un bambino, e comunque questi cori sono una vergogna.
Si prospettano dunque al prossimo derby, o comunque alla prossima partita che giocherà contro la Lazio (Zaniolo è sulla lista dei partenti, se qualcuno offre), cori e striscioni sul gamberetto di Zaniolo, in una escalation del trash davvero senza fine, nella quale il povero Zaccagni è una mera comparsa, ma ha la colpa di essersi andato a prendere una influencer, con tutto quel che ne comporta, una sorta di catena di affetti di monicelliana memoria.
Ai tempi nostri, salvo rare eccezioni, la fidanzata del calciatore era la compagna di scuola o la ragazza della porta accanto, alcune carine altre meno, ma non ricordo fosse usuale per i calciatori accompagnarsi a veline, playmate o comunque donne dello spettacolo in senso ampio.

Ci sono dei casi andando indietro nel tempo, da Angelillo a Rivera a Lojacono che ebbero love story con donne di spettacolo ed erano sulle prime pagine dei giornali, additati di scarso professionismo, o comunque di anteporre la vita privata a quella calcistica, che doveva rimanere quella primaria. Il calciatore peraltro, per quanto ragazzo anche allora, sembrava già adulto, e come tale si comportava in campo e fuori, o almeno questo era quello che trapelava per la opinione pubblica: più famose le mamme e le sorelle che le fidanzate, a meno che non fossero quelle storiche dei 14 anni.

Oggi i calciatori rimangono ragazzi praticamente per tutta la loro vita calcistica, nessun presidente o allenatore li obbliga più a sposarsi per mettere la testa a posto, hanno già dai 20 anni i soldi per fare la guerra atomica, e sono quasi regolarmente accompagnati per tutta la loro carriera da modelle, letterine e cose simili, che ovviamente hanno il loro tornaconto nello stare col calciatore di turno, vedendo non solo un salto economico per il reddito del calciatore, ma il trampolino di lancio per la loro carriera di attricette, presentatrici o quant’altro.
Trampolino che spesso si trasforma anche nel salto di giocatore in giocatore pur di soddisfare le proprie ambizioni: del resto questi ragazzi sono giovani, ricchi, idolatrati, palestrati, cosa si può chiedere di meglio, gamberetto in mezzo alle gambe a parte?
Insomma vince Chiara Nasti, perdono Zaccagni e Zaniolo, non c’erano dubbi di sorta: il figlio di Zaccagni è della Nasti.
Mater semper certa est pater numquam.

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