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Fino a qualche ora fa l’ultima cosa che ricordavo era legata al fatto che fosse sera e che stavo andando al quartier generale della Xc Motorsport per “non meglio precisate comunicazioni aziendali”. Poi… il buio cosmico. Ed è stato così per alcune ore, fino a quando una serie di caffè neri bollenti alternati a un paio di docce semifredde e a un’uscita sul terrazzo quasi “come mamma m’ha fatto”, sono riusciti a svegliarmi dal torpore e a farmi ripercorrere una serata da raccontare ai nipoti, altro che rave party. Una serata vissuta nella sede ufficiale della scuderia civitonica all’insegna del “si mangia e si beve all’ingrasso”. Così, giusto per confermare la filosofia aziendale che accompagna il team negli autodromi, quel claim che “suona” pressappoco così: “Ultimi in pista, sempre primi a tavola”.

Insomma, ricevuto il benvenuto con tre o quattro brindisi, è bastato un amen per entrare nel clima conviviale da cavalleria rusticana, beninteso senza coltelli; lame inutili perfino per gli arrosticini che hanno accompagnato la polenta in vasche di legno servita con cucchiaiate di pecorino distribuite in quantità industriale.

Un’alimentazione che avrebbe fatto impallidire Cracco e Barbieri, ma del resto… che ne sanno loro del piacere della tavola? Quando sul tavolo sono arrivate le puntarelle s’erano già alternate tante bottiglie di vino quanto chicane e tornantini messi alle spalle nel corso d’una stagione da incorniciare, se non altro per gli aneddoti. Tanti ne ha raccontati Luigi Gallo, che s’è portato a casa pure una targa come “pilota del team che ha fatto meglio quest’anno”, anche se poi nel corso della “cena di lavoro” ci si è resi conto che più del gentleman driver dovrebbe farsi scritturare a “Zelig”. Con Fabrizio Massaini che passa dal ruolo di pilota a quello di locandiere mostrando doti innaturali da padrone di casa senza eguali, la serata è scivolata leggera e non è finita ai coltelli neanche quando lo zio del gruppo, che poi è il fotografo ufficiale della scuderia, ha rubato la torta al presidente Stefano Bosi.

Gruppo unito come non mai, roba da far impallidire pure quei governanti che dicono “va tutto bene” e poi ammazzerebbero le madri per una poltrona. Il reduce dalla sala operatoria Mario Benvenuti, nonostante la convalescenza, non s’è fatto sfuggire manco il quindicesimo brindisi di fila, mentre Giorgio Massaini dal canto suo ha vissuto una serata da reuccio. Si sa, è il figlio prediletto del padrone di casa, ha scelto i motori ed è entrato vita natural durante nelle grazie del “sor Fabrizio”. A differenza dei fratelli, Federico su tutti, che ha scelto il pallone invece del volante e insieme all’altro fratello Alessandro è diventato la pecora nera della famiglia. Perché in casa Xc Motorsport dei var, dei rigori e delle elucubrazioni pallonare poco importa. Qui si parla solo di bielle, ingegneri della Ferrari, frenate, “cambi alla Nuvolari” e corse in salita. Ah, a proposito, gli arrosticini erano di “pecora scomposta”. Ma qui va aggiunto che nessuno stomaco di chi ha partecipato al rendez-vous della Xc motorsport è stato maltrattato.

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