La Wanda Diamond League torna reale, venerdì 14 agosto a Montecarlo, per il primo meeting del prestigioso circuito internazionale in modalità classica e senza le costrizioni virtuali dettate dalla pandemia, con cinque azzurri in gara. L’appuntamento, nel Principato di Monaco, è di quelli da sgranare gli occhi. Quelli italiani sono puntati soprattutto su Yeman Crippa, al via nei 5000 metri. Il mezzofondista delle Fiamme Oro è reduce dalla magnifica prova sui 1500 di mercoledì scorso a Rovereto in 3:35.26, quarto italiano di sempre e miglior crono dal ’96. La prestazione del 23enne trentino dimostra che, a poco più di un anno dal 13:07.84 di Londra, può puntare a superarsi anche su questa distanza in ottica primato nazionale, che da più di trent’anni porta il nome di Salvatore Antibo (13:05.59 a Bologna, il 18 luglio 1990) a cui nella scorsa stagione ha tolto quello dei 10.000 con l’ottavo posto iridato di Doha (27:10.76). Avversari di gran lignaggio per Crippa, a iniziare dall’ugandese campione del mondo dei 10.000 metri Joshua Cheptegei e dal folto gruppo di specialisti europei con in prima fila il norvegese Henrik Ingebrigtsen, lo svizzero Julien Wanders, il francese Jimmy Gressier.

Un meeting che si annuncia uno show in linea con le ultime, favolose edizioni, con quindici medaglie d’oro olimpiche e mondiali a dividersi il palcoscenico. Nell’asta il fiorentino Claudio Stecchi (Fiamme Gialle), ottavo ai Mondiali, a confronto con i migliori due interpreti in circolazione, lo svedese primatista del mondo Armand Duplantis e il due volte iridato Sam Kendricks, statunitense che conduce gli scontri diretti con il giovane avversario 18 a 6, anche se Duplantis è in trend positivo da quattro confronti, avendo perso per l’ultima volta contro Kendricks nella finale di Doha. In pedana anche l’oro olimpico Thiago Braz e lo specialista belga in ascesa Ben Broeders. A confronto con le big ucraine del salto in alto Yuliya Levchenko e Yaroslava Mahuchikh (primatista mondiale U20 con 2,04), per l’azzurra Erika Furlani (Fiamme Oro) c’è l’occasione di stabilizzare le misure a un livello di competitività internazionale dopo l’1,94 di Rieti, quinta prestazione mondiale 2020 all’aperto. Il panel delle migliori è completato dall’iridata di eptathlon Katarina Johnson-Thompson e dalla bulgara argento olimpico Mirela Demireva.

Nei 110 metri ostacoli Paolo Dal Molin (Fiamme Oro), alla terza uscita stagionale e in animo di limare centesimi al 13.65 di Trieste. Sfida di big autentici, con ai blocchi il campione del mondo Grant Holloway, il vice-olimpionico Orlando Ortega, il campione europeo Pascal Martinot-Lagarde, il primatista svizzero Jason Joseph. Nello sprint puro c’è Anna Bongiorni (Carabinieri), primatista italiana e finalista mondiale della 4×100, a un mese dal personal best di Savona (11.30) e con i segnali di un salto di qualità. Una start list con tante europee: le svizzere Mujinga Kambundji e Ajla Del Ponte, e l’altra coppia di tedesche con Gina Luckenkemper e Rebekka Haase, e con la favorita ivoriana Marie-Josée Ta Lou insidiata per la vittoria dalla statunitense Aleia Hobbs.

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