SuperNews ha intervistato Valeria Papa, capitana della Roma Volley Club di pallavolo femminile, squadra che in data 2 maggio ha conquistato la promozione in Serie A1. La schiacciatrice genovese ha parlato di sé, di come è approdata a Roma e del suo ruolo da capitano nella squadra giallorossa. Valeria ha fatto il bilancio di questa stagione sportiva, significativa e complicata allo stesso tempo.
Valeria, come sei approdata a Roma? Il tuo ruolo è sempre stato quello della schiacciatrice?
Quello dell’estate scorsa è stato un mercato particolare, soprattutto a causa del Covid. Quando ho capito che il mio futuro sarebbe stato in Serie A2, ho deciso di scegliermelo, così ho scelto Roma: conoscevo l’allenatore, Luca Cristofani, che è stato il mio primo contatto, e poi mi è piaciuto fin da subito il progetto e la squadra che stavano allestendo. Per questa ragione, ho scelto di giocare nel club giallorosso con grande entusiasmo. Per quanto riguarda il mio ruolo sì, ho sempre giocato come schiacciatore.
In questa stagione, Roma ha vinto 21 partite e ne ha perse solo 6. Sono numeri significativi, che testimoniano una grande annata. Quali sono stati i punti di forza di questa squadra, cosa vi ha consentito di avere un rendimento così importante?
Sicuramente quello di aver allestito un roaster di altissimo livello per la categoria. Lo ha dimostrato il fatto di aver portato a casa questo obiettivo. Abbiamo creato il giusto mix tra giocatrici di grande esperienza e giocatrici giovani e di grande talento.
Secondo te, chi ha più chances di conquistare un posto in Serie A1 e chi riuscirà, invece, a salvarsi?
È molto complicato, da esterna sono molto curiosa di seguire questi playoff. In generale, è stata una stagione particolare: il Covid e i lunghi stop che hanno dovuto affrontare le squadre a turni alterni hanno fatto sì che fosse difficile mantenere, da un punto di vista tecnico e fisico, un livello costantemente alto. Per questo motivo, credo che siano tutte squadre che hanno la possibilità di salire di categoria. A essere determinante sarà la condizione fisica dei club.
Sei la capitana di Roma Volley Club, che adesso dovrà misurarsi nella massima serie. Quali caratteristiche del “capitano” senti di avere? E quali serviranno per affrontare la Serie A1?
Nella mia carriera, è la seconda volta che mi trovo ad indossare la fascia di capitano. La prima volta è stato quando ho vinto Campionato e Coppa Italia in A2. In quel periodo, avevo un’età e una maturità diversa. Quest’anno, invece, sentivo nei confronti delle mie compagne un’enorme responsabilità, pallavolistica, sportiva e personale. Non è stato semplice: l’avere sempre fisso in testa un obiettivo a volte mi ha portato a fare scelte e discorsi che forse non tutti hanno compreso, però sento di aver fatto davvero di tutto affinché Roma conquistasse la prima categoria.
Secondo alcune indiscrezioni, coach Luca Cristofani non condividerà con Roma l’avventura in A1. Che coach è stato per voi Cristofani?
Luca è stato uno dei motivi per i quali ho scelto di giocare a Roma. È un allenatore che ha tantissima esperienza. Con lui ho avuto un rapporto di “odi et amo”. Cristofani aveva un bellissimo rapporto anche con i giocatori più giovani, è stato il collante della squadra.
Avete conquistato la Serie A1, che mancava da 25 anni in casa giallorossa, dopo la vittoria per 3 a 0 contro Cuore di Mamma Cutrofiano. Cosa significa per voi e per la società questo traguardo?
Fin dal primo giorno, eravamo tutti consapevoli di poter raggiungere questo obiettivo. Magari non si è mai detto esplicitamente, ma Roma sapeva di potercela fare. In questa stagione così particolare e complicata per tutti, per noi la promozione è stata un traguardo importantissimo. Dopo la vittoria con Macerata, ottenuta ancor prima del match contro Cutrofiano, ci siamo resi conto che eravamo ad un passo dal titolo. Il 3 a 0 contro Cutrofiano, quindi, è stata la ciliegina sulla torta di una stagione bella e complicata. Per la società, la Serie A1 è il coronamento di anni di lavoro, di sacrificio e fatica, quindi siamo felici di alzare questa coppa e festeggiare il successo.
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