Vigilia di semifinali in casa Italia che domani alle ore 15.45 affronterà la Serbia nel primo match che varrà l’accesso alla finale di questa rassegna continentale.
La nazionale tricolore under 18 torna dunque a disputare una gara che vale l’accesso alla zona medaglie a distanza di quattro anni dall’edizione 2013 quando il gruppo allora allenato da Luca Pieragnoli (all’epoca categoria prejuniores) si fermò in finale sconfitto dalla Polonia. Per l’Italia domani si tratterà della decima semifinale della sua storia in dodici edizioni.

La giornata sta trascorrendo in maniera tranquilla tra seduta pesi e lavoro sul campo; il gruppo appare concentrato e consapevole dell’importanza del match di domani che lo vedrà affrontare un avversaria che nell’altro raggruppamento è riuscita a conquistare la qualificazione nonostante le due iniziali sconfitte subìte contro Romania (3-2) e Bielorussia (3-1), formazione quest’ultima in grado di dominare il raggruppamento con 5 vittorie e 14 punti.
Un avversario ostico, dunque, in una partita da giocare con la massima concentrazione, come sa bene Elena Pietrini, una delle ragazze che più si è messa in luce in questa fase a gironi: “Sono molto soddisfatta del percorso che abbiamo avuto fino ad ora; credo che siamo state molto brave soprattutto nella fase di approccio alle partite, sempre concentrate e con la voglia di dimostrare tutto il nostro valore. Ora arriva un’avversaria di tutto rispetto; la Serbia è sempre una squadra temibile, loro per carattere non mollano mai, quindi è normale che domani dovremo giocare la nostra migliore pallavolo se vorremo imporci; credo comunque che siamo in grado di dire la nostra”.
Il martello azzurro poi prosegue parlando delle sue sensazioni in questo giorno di vigilia: “E’ normale provare un po’ di ansia, non ho mai giocato una partita così importante, ma sono anche sicura che l’emozione se ne andrà non appena entreremo in campo. Da parte mia voglio cercare di dare il massimo cercando di essere un riferimento per le mie compagne; voglio divertirmi sempre e comunque, ma senza dimenticare di dare tutta me stessa in ogni momento di questa esperienza così esaltante”.
Il torneo fino ad ora è stato molto positivo per la nazionale italiana che ovviamente è ormai considerata la squadra da battere dati i risultati e il percorso praticamente netto che ha avuto (5 vittorie, 15 punti e 1 solo set perso), ma la schiacciatrice è consapevole che nella fase calda le statistiche non contano nulla: “E’ ovvio che le altre ci osservino e ci studino, ma credo sinceramente che a questo punto tutto ciò che è stato fino ad ora non ha importanza. Arrivano le partite che contano davvero, quelle durante le quali se sbagli sei fuori e noi di certo, arrivate a questo punto, non vogliamo fermarci anche se dobbiamo imparare a essere sempre più cattive lottando su tutti i palloni dall’inizio alla fine, riducendo al minimo gli alti e bassi che abbiamo av uto qualche volta nel corso delle prime cinque partite”.

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