La prima volta della serie D femminile del Volley Club Frascati. Le ragazze di coach Alessandro Nulli Moroni, al terzo tentativo, hanno vinto la prima gara di campionato sabato scorso: è accaduto nel match casalingo contro Pomezia, piegata per 3-2 al termine di una gara molto emozionante come racconta l’alzatrice classe 2007 Cristina Eramo: “Il primo set lo abbiamo iniziato molto bene, dominandolo nel punteggio. Poi probabilmente abbiamo pensato di poter vincere comodamente la partita e abbiamo avuto un passaggio a vuoto nel secondo e terzo parziale che il Pomezia è riuscito a portare a casa. A quel punto, però, non abbiamo mollato e siamo tornate in partita vincendo il quarto set e alla fine giocando un tie-break combattivo, vinto col punteggio di 15-11. Dopo aver perso le prime due partite, questa vittoria ci può dare tanta fiducia: ora sappiamo di poter dire la nostra anche in questo campionato, ma dobbiamo solo pensare ad affrontare ogni gara al meglio”. Il team frascatano, infatti, gioca la serie D praticamente con il gruppo che disputa pure l’Under 16 Eccellenza: “Sono arrivate diverse ragazze nuove, ma si è creato subito un bello spirito – dice la Eramo, che tra l’altro è capitano della D – Siamo molto legate dentro e fuori dal campo”. La giovane alzatrice è un prodotto purissimo del vivaio del Volley Club Frascati: “E’ il mio ottavo anno qui: abito a pochi passi dal palazzetto e mi sono sempre trovata bene in questo club. Nel corso del tempo ho conosciuto tanti allenatori bravi che mi hanno fatto crescere. L’obiettivo personale è sempre quello di puntare al massimo, sarebbe bello esordire in serie C già quest’anno”. A proposito di tecnici, è stato positivo l’impatto con Nulli Moroni: “Un allenatore che viene da un’esperienza di alto livello nella serie B1. Ci tratta da atlete “grandi” e questo mi stimola a dare sempre di più”. La chiusura è sulle aspettative in Under 16: “Un campionato difficile che annovera alcune compagini che hanno la prima squadra in B2. Non ci siamo poste obiettivi particolari, vedremo più avanti cosa saremo in grado di fare”.