di Claudio Cafasso
Da venerdì mattina tutti i siti professionali e non dedicati alle previsioni meteorologiche davano per certa la forte perturbazione in arrivo sulla capitale per due giorni dopo, domenica 10 settembre.

Sabato 9, alle 16, Il Centro Funzionale dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile diffondeva l’allerta meteo con codice arancione (il terzo livello di gravità su una scala di quattro) segnalando il prossimo arrivo di forti piogge con precipitazioni elevate e prolungate.

Nonostante ciò, alle 20 di sabato, con il cielo che cominciava già a coprirsi di nuvole, sulla pagina facebook istituzionale del Comune di Roma veniva pubblicato questo avviso: “Nubi irregolari con deboli temporali. Temperature attese: 19°/22°C. Ecco le previsioni #meteo per domani bit.ly/chetempofadomani”.
Il giorno successivo, oltre alla pioggia, si è scatenata l’ira dei romani che si chiedevano come si possa essere così superficiali in presenza di un nubifragio annunciato, considerato che oggi le previsioni a 24-36 ore sono una scienza esatta.

E la risposta è stata veramente disarmante. A un utente che poneva questo quesito il social manager capitolino rispondeva: “Ci spiace per la non correttezza dell’informazione, ma questo post è stato programmato venerdì mattina e allora davano tali previsioni“.

Insomma, la candida ammissione è che sulla pagina facebook capitolina si programmano post sulle previsioni meteorologiche con 48 ore di anticipo e non li si controllano più, come se le stesse fossero scolpite sulla pietra.

Un epic fail clamoroso, un flop aggravato dalla disarmante risposta che è stato bollato con parole impietose dagli utenti della pagina facebook e che dovrebbe suggerire a chi gestisce la pagina un buon corso di aggiornamento sulla comunicazione tramite i social.

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