La vela come canale preferenziale per generare lavoro, far crescere l’economia e l’occupazione in un paese come l’Italia, dove il mare bagna 3/4 dei confini. Questa la mission della prima edizione del “Forum Match Race”, che inizia oggi nelle acque di Porto Santo Stefano (Grosseto).

L’evento, ideato e organizzato da Comunicazione Italiana in collaborazione con Cristiana Monina Nautical Events Development (CMNED) e il supporto dello Yacht Club Porto Santo Stefano, vedrà gareggiare top manager, dirigenti e professionisti appartenenti a diverse business community, in rappresentanza di ben 20 aziende provenienti dalla Toscana e dalle altre Regioni.

Il format delle competizioni in acqua è lo stesso dell’America’s Cup, con sfide di due imbarcazioni identiche capitanate da skipper professionisti, le regate saranno brevi, i campi gara vicini alle rive e ben visibili dal litorale per aumentare la spettacolarità dell’evento, il seguito da parte della comunità economica locale e il coinvolgimento del pubblico.

Il programma prevede due flight di regate oggi e domani, entrambi preceduti da sedute di formazione e briefing operativi a terra. Alla fine di ogni giornata di gare sono previsti la premiazione e un networking launch con cui i partecipanti potranno conoscersi, confrontarsi su tematiche di business e creare le basi per lo sviluppo di progettualità comuni.

“Vista il successo del Forum Sailing Cup, altro nostro evento di business e relazioni ambientato nel mondo della vela che dal 2012 si svolge ogni anno a Punta Ala, e considerato l’interesse che la business community continua a manifestare per questa iniziativa, abbiamo voluto raddoppiare con il Forum Match Race – spiega Fabrizio Cataldi, fondatore di Comunicazione Italiana – I due eventi si differenziano solo nella formula delle regate a mare, il primo in flotta e il secondo con il match race appunto, ma gli obiettivi sono comuni: si vuole dare molto spazio alle relazioni tra i C-level della business community”.

“Nell’ambito degli eventi la vela sta riscontrando una grande popolarità – sottolinea Barbara Biggiero, partner e managing director CMNED – A bordo di una barca si riesce a creare un’atmosfera confidenziale e amichevole tra tutti i compagni di squadra. Anche tra sconosciuti, si crea un ambiente stimolante, abbattendo qualsiasi formalità in breve tempo. A bordo si è tutti sullo stesso piano, ci si dà del tu e si condividono fatiche e piaceri, successi e sconfitte. La chiave di questo meccanismo è in quella sana competizione che la vela fa scoccare nei suoi praticanti. Per il business, ad esempio, questo meccanismo è un vero e proprio acceleratore: l’obiettivo di questa regata è, da una parte, inculcare le regole della vela come metafora della vita professionale, dall’altra, favorire la socializzazione attraverso l’instaurarsi di rapporti sinceri tra persone di diverse aziende che si conosceranno a bordo a tutto vantaggio della crescita del mercato del lavoro in senso generale”.

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