Grande successo per la 9ª edizione del World Champions & Awards Giving Gala della UIM, la cerimonia organizzata ogni anno dalla federazione mondiale della motonautica che premia le imprese e le conquiste degli uomini e delle donne più veloci dell’acqua. Sono stati 62 i campioni del mondo incoronati allo Sporting Monte-Carlo di Monaco, in occasione dell’evento sponsorizzato da BUND Holding Group e H2O Racing, con UNICEF nel ruolo di sponsor istituzionale.
Oltre all’assegnazione dei vari titoli individuali e alla presentazione del ranking mondiale, durante l’evento sono stati presentati l’UIM Stefano Casiraghi Memorial Trophy, l’UIM Safety Award, l’UIM Driver and Junior Driver of the Year Awards e l’UIM Environmental Award.
«L’obiettivo della federazione mondiale della motonautica è quello di essere uno dei pilastri della sostenibilità, della mobilità sostenibile, ma anche strumento di inclusione sociale» ha detto Raffaele Chiulli, Presidente della UIM. «Mi riferisco a barche solari ed elettriche. Inoltre stiamo studiando anche combustibili sostitutivi a quelli tradizionali, come i bio-combustibili, facendo in modo che così si mettano in atto i concetti dell’economia circolare».
La UIM punta molto sulla XCat è già da quest’anno si sta organizzando anche per una Xcat elettrica. «È una disciplina straordinaria, perché si è arrivati alla classe di punta dell’off shore dopo anni di studi. Oggi i livelli di sicurezza non sono come quelli di 10 anni fa. Sono stati quindi minimizzati i rischi, la sicurezza è al massimo e la logistica è stata sviluppata al top. E’ diventato uno sport alla portata di tutti, grazie alle nuove concezioni logistiche, con gare che saranno a impatto zero», ha concluso Chiulli.
Il numero uno della UIM ha poi sottolineato come la motonautica sia «migliaia di competizioni in oltre 50 paesi del mondo ogni anno e abbracci tutta una serie di discipline e fasce di età. Abbiamo la formula future con bambini di 8-10-12 anni su dei gommoncini, ma non è importante solo la parte sportiva ma anche quella educativa, legata alla cultura del rispetto, dell’ambiente, delle regole, degli avversari e soprattutto del far sì che in un mondo sempre più globale ci sia un’inclusione sociale, perché lo sport ha questa straordinaria capacità di aggregare, dove la politica spesso non riesce. Lo sport ha il dovere di superare tutti i muri possibili: sociali, culturali e di genere».
L’apertura auspicata dal Presidente Chiulli, si ritrova nelle parole di Lu Shan, Presidente dell’UIM Asia Pacific Headquarters e UIM Marine sport Academy: «Grazie alla visita fatta dal Presidente Chiulli l’anno scorso, abbiamo tracciato una base per l’academy della UIM in Cina. Abbiamo già ricevuto conferma dal comune di Xiamen per mettere insieme l’headquarters della UIM Asia e Pacifico e l’Academy. Da qui partirà qualcosa di molto importante, che può aprire una nuova pagina per lo sviluppo della motonautica in Asia. La motonautica, in Cina, può fare il percorso già fatto dal calcio».
Lo stesso Chiulli si è detto «orgoglioso di questa cooperazione. Noi crediamo molto in questo progetto e siamo convinti che possa portare grandi sinergie, diventando un punto di riferimento per le nazioni che gravitano in Asia e nella zona del Pacifico».