Si è conclusa con l’ultima tappa di Malibu, in California, la Super League di triathlon, il prestigioso circuito che prevede quattro gare in un mese da Londra a Malibu passando per Monaco di Baviera e Jersey. Anche negli Stati Uniti ancora grande protagonista Alessandro Fabian, in gara per il team Cheetahs. Il campione padovano, al rientro nella Super League dopo quattro anni, si è classificato tredicesimo portando a casa una prestazione di ottimo livello e un piazzamento che fa seguito al nono posto della prima gara di Londra e al decimo della gara di Jersey. Per Fabian arriva quindi l’11esimo posto nella classifica generale. A trionfare al traguardo del sobborgo di Los Angeles è stato Alex Yee della Gran Bretagna, che ha preceduto Van Riel e Vilaca. Per Yee, trionfo anche in classifica generale.
Una manifestazione molto competitiva e di assoluta importanza, quella che si è tenuta nel mese di settembre, e lo dimostra anche la presenza di alcuni dei triatleti più forti al mondo: tra i presenti Vincent Luis (campione WTS 2019), Jonathan Brownlee (argento Rio 2016 e bronzo Londra 2012), Hayden Wilde (bronzo Tokyo 2020), Mario Mola (campione WTS 2016, 2017, 2018) e proprio Alex Yee (argento Tokyo 2020).


“E’ stata una gara davvero tosta in un percorso molto tecnico, con tempi di recupero risicati tra una frazione e l’altra. La prima manche è stata particolarmente dura, quindi ho dovuto dare il massimo per mantenere alta la performance” – ha detto Fabian – “Sono molto soddisfatto della mia esperienza in Super League, ho avuto la conferma di essere sulla strada giusta e di aver lavorato molto bene in questi mesi. Ho fiducia per il futuro, il feedback in generale è positivo”.


Insomma, a 33 anni Fabian guarda ancora avanti, ma l’atleta gestito dall’agenzia EIS non smette di dedicarsi anche ai suoi progetti legati alla tutela dell’ambiente e al rispetto della natura: congedato dal Gruppo Sportivo Carabinieri, ha fondato una squadra, la «Elements», impegnata a pari livello a formare gli atleti e a sensibilizzare le persone all’importanza dell’ecosostenibilità. Ma non solo, perché nel 2019 ha dato il via al progetto “Elements Fury” che ha come obbiettivo proprio la sensibilizzazione alla salvaguardia del pianeta, mentre l’anno scorso è diventato capitano dei “Green Heroes”, un gruppo di atleti che vuole diffondere un messaggio di sensibilizzazione proprio su questi temi.

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