È finalmente tornato alle gare, Alessandro Fabian, con un buon 18esimo posto nella Coppa Europa di Caorle dello scorso fine settimana. Il campione padovano, che nell’ultimo mese ha patito qualche problema fisico, è comunque riuscito a giungere al traguardo e siglare una performance soddisfacente soprattutto nelle prime due frazioni (nuoto e bicicletta). Per Fabian è stata la prima prova di quest’anno particolarmente importante: questa estate sono previste le Olimpiadi di Tokyo e l’azzurro vuole la terza partecipazione ai Giochi dopo Londra e Rio de Janeiro. “Anche se nelle ultime settimane ho affrontato qualche infortunio che non mi ha permesso di allenarmi al meglio, non vedevo l’ora di gareggiare. È andata bene e ho provato sensazioni positive che mi danno fiducia per il futuro”, ha dichiarato Fabian.

Guardare sempre avanti con ottimismo e tenacia. È questa la filosofia di Alessandro Fabian, che per questa stagione ha deciso di affidarsi a uno staff tecnico tutto nuovo, proprio al fine di effettuare la preparazione migliore: Josè Brborich come head coach, coordinatore dello staff e allenatore dedicato al ciclismo; Moreno Daga, già coach della campionessa Ilaria Cusinato, per il nuoto; Norberto Salmaso per la corsa, e infine Giulia De Joannon per la preparazione fisica.


Insomma, la strada verso il Giappone è tracciata, ma l’atleta gestito dall’agenzia EIS non smette di dedicarsi anche ai suoi progetti legati alla tutela dell’ambiente e al rispetto della natura: congedato dal Gruppo Sportivo Carabinieri, ha fondato una squadra, la «Elements», impegnata a pari livello a formare gli atleti e a sensibilizzare le persone all’importanza dell’ecosostenibilità. Ma non solo, perché nel 2019 ha dato il via al progetto “Elements Fury” che ha come obbiettivo proprio la sensibilizzazione alla salvaguardia del pianeta, mentre l’anno scorso è diventato capitano dei “Green Heroes”, un gruppo di atleti che vuole diffondere un messaggio di sensibilizzazione proprio su questi temi.

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