Si chiude con un’ottima prestazione il 2022 di Alessandro Fabian: dopo un avvio caratterizzato dagli infortuni, il campione padovano di triathlon ha chiuso alla grande una splendida seconda parte di stagione. Dopo la vittoria nell’olimpico no-draft di Grado a inizio settembre, è arrivato il trionfo nell’Ironman 70.3 di Jesolo, per poi calare il tris ai Campionati Italiani di Borgo Egnazia. Infine, sabato scorso il decimo posto nel prestigioso Ironman 70.3 del Bahrain, valido per il Middle East Championship.


Nel deserto arabo si è imposto il francese Luis col tempo di 3 ore, 38 minuti e 2 secondi. Alle sue spalle i britannici Dickinson e Sperl, top 10 per Alessandro Fabian che fa segnare un crono totale di 3 ore, 52 minuti e 43 secondi. Prestazione convincente, soprattutto nelle frazioni di nuoto e corsa, per il padovano che guarda quindi con ottimismo anche al 2023.
“Peccato per la frazione in bicicletta dove non sono stato bene fisicamente, ma poi sono stato bravo a recuperare – le parole di Fabian – Ormai si è conclusa la stagione e va bene così, sono comunque soddisfatto di questo 2022 che era partito con un paio di infortuni e invece si è concluso con ottime prestazioni. Ora mi riposo e poi testa e gambe già al 2023!”.


Un inverno ricchissimo quello di Alessandro. Nei giorni scorsi si è infatti tenuta anche la Fabian Experience a Padova. Poi nel suo futuro c’è sempre spazio per i progetti legati alla tutela dell’ambiente e al rispetto della natura: congedato dal Gruppo Sportivo Carabinieri, l’atleta padovano ha infatti fondato una squadra, la «Elements», impegnata a formare giovani atleti e a sensibilizzare le persone all’importanza dell’ecosostenibilità. Nel 2019 ha dato il via al progetto “Elements Fury” per la salvaguardia della regione Veneto, mentre nel 2020 è diventato capitano dei “Green Heroes”, un gruppo di atleti che pianta foreste in giro per il mondo per compensare la produzione di CO2.

 

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