Elia Sdruccioli
Elia Sdruccioli

Elia Sdruccioli è protagonista nella gara degli under 20 dello Skeet al Mondiale di Mosca. Il marchigiano di Ostra (Ancona) si assicura un posto tra i sei finalisti con un 121/125 in cui è perfettamente sintetizzata la regolarità con cui il diciannovenne ha condotto la prima fase della gara russa. Nelle prime battute della finale Sdruccioli non è però impeccabile: non controlla il quarto bersaglio alla pedana 3 e lascia planare indenne un altro piattello subito dopo alla famigerata 4, ma recupera fiducia gradualmente nel primo step di selezione e lascia che siano prima il kazhako Mukhamedyev e poi il ceko Lang e il beniamino di casa Sharapov a lasciare il centrale del Fox Lodge di Mosca. Nel “triello” con il cipriota Nicolas Vasiliou e con il danese Emil Petersen, a medaglia ormai assicurata, Elia Sdruccioli non smarrisce la sua distesa concentrazione: è Vasiliou infatti a finire terzo. Sul 48 a 49 per il danese, quando è ormai duello all’ultimo piattello per l’oro, l’azzurro perde l’occasione per tenere sotto pressione l’algido avversario scandinavo commettendo un errore alla 4 e concedendo al preciso Petersen due lunghezze di vantaggio. Il danese a sua volta è convinto dei propri mezzi e va a conquistare l’oro per 54 a 53 sull’azzurro. Ma il diciannovenne marchigiano si è frattanto già aggiudicato un titolo mondiale: nel confronto a squadre. È meritatissimo infatti l’alloro collettivo per i tre giovani skeettisti di Andrea Filippetti: l’euforia di Elia Sdruccioli traina al successo il team completato da Valerio Palmucci e Erik Pittini. L’Italia under 20 dello Skeet conquista il titolo mondiale per nazioni con 353/375 e stacca di cinque piattelli la rivelazione Turchia (348) che costringe al terzo gradino del podio i tre virgulti di una scuola tradizionalmente fortissima nello Skeet: gli Stati Uniti.

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