Sulle pedane del Concaverde di Lonato che a breve ospiterà il Campionato del Mondo, è stato scritto il capitolo numero 36 della Gold Cup Beretta. La gara stellare di fossa olimpica, tra le più amate di sempre, anche quest’anno ha visto chiudere le iscrizioni per “sold out” già diverse settimane prima dell’evento, con la partecipazione di 432 tiratori, a cui vanno aggiunti 56 juniores, in rappresentanza di 20 diverse nazioni. Un grande risultato, specie considerando che, in concomitanza della manifestazione, si sono disputati altri importanti eventi internazionali. Tante le prestigiose firme del tiro a volo mondiale presenti per l’occasione, tra cui diversi vincitori di titoli iridati e coppe del mondo, e tra loro anche i medagliati olimpici Massimo Fabbrizi e Natalie Rooney.

Prima di passare al resoconto della gara, sveliamo subito il nome del vincitore della Gold Cup 2019, Niccolò Destro, che, non ancora diciottenne, nella finalissima ha messo in riga atleti di grande esperienza nazionale e internazionale. Non poca la soddisfazione per il Cavaliere Ugo Gussalli Beretta, padre di Pietro e Franco, i due figli attualmente al timone della storica azienda di Gardone Val Trompia. «La manifestazione è riuscita molto bene, con tanti tiratori fieri e felici di avere partecipato – ha sottolineato il presidente onorario – Sono particolarmente contento che quest’anno il vincitore sia stato un giovanissimo, che spara in maniera formidabile. Mi auguro che, anche negli anni a venire, questa manifestazione continui a essere una fucina di novità in perfetta sintonia con la lunga tradizione che ne sta alla base». E, tra le novità di quest’anno, va sicuramente segnalata la modalità con cui si sono disputate tutte le finali, in cui il punteggio è stato assegnato per mezzo di Shooting Data, l’«App» elaborata da Beretta per aiutare i tiratori a migliorare la performance, agevolare l’interazione con i coach e supportare la gestione dei campi da tiro. Sulla base di ciò sono stati conferiti 3 punti per ogni bersaglio andato a segno con la “prima canna”, 2 per quelli centrati con la “seconda canna” e 0 per quelli mancati.

Passando quindi alla gara, a partire dalla finale per il trofeo più importante, il giovane atleta di Rovigo, in forza al Tav Le Tre Piume, ha chiuso la serie di 25 piattelli con il punteggio di 72 punti (22 centrati al primo colpo e 3 al secondo), mettendo così alle spalle l’impassibile croato Francesco Ravalico (71/75) e il nazionale australiano Thomas Grice (67). Quindi, a seguire, si sono piazzati: Simone Giorgi (66), Diego Puccio (61) e Massimo Sgobba (59). «Non mi sarei mai aspettato di vincere – ha dichiarato il promettente Niccolò Destro – Ho cercato di mantenere la calma e di sparare nel modo migliore. Sono riuscito a mantenere la giusta freddezza in finale e così ho portato a casa una vittoria impensabile al momento dell’iscrizione». L’altro premio di primaria importanza, il prestigioso fucile DT11 Black Edition, riservato al migliore tiratore assoluto al termine dei 175 piattelli di selezione, è stato invece appannaggio dell’australiano Thomas Grice, che ha chiuso i due giorni di gara con 172 piattelli mandati in frantumi.

Passando ai barrage per categoria, con in palio il fucile Beretta 690 Black Edition, il migliore tra gli Eccellenza è stato Erminio Frasca, mentre tra i Prima a sbaragliare tutti è stato Franco Felici. Tra i Seconda e Terza, i migliori della classe sono stati, invece, Francesco Ravalico e Marco Molinari. L’azzurro Mauro De Filippis (98) ha vinto la coppa come migliore tiratore sulla lunghezza dei 100 piattelli del “Day One”, mentre nella seconda giornata il migliore di tutti è stato Roberto Castrichini (74/75). Da sottolineare, poi, la grande performance, tra le Ladies, di un’altra figura di spicco dell’Australia, Penny Smith, che ha chiuso con il punteggio di 163/175.

Per quanto riguarda il paratrap, disciplina in cui Beretta crede e sta investendo molto, in pedana si è presentata una nutrita rappresentanza di tiratori, tra cui anche un paratleta appositamente giunto dal Sol Levante. Nei tre barrage, a brillare sono stati: il campione nazionale in carica Omar Redaelli, con lo score di 141/175, nella categoria PT1 (sitting); Daniele Gamberini, con il risultato di 148/175, tra i PT2 (atleti con impedimenti agli arti inferiori) e il campione del mondo in carica Francesco Nespeca per la classe PT3 (impedimenti agli arti superiori), quest’ultimo con il punteggio di 158/175. Infine, per il settore giovanile, a incidere il proprio nome nell’albo d’oro è stato Alessandro Pesce, del TAV Aosta che, dopo aver dominato la fase di qualifica (74/75), ha siglato un bel 72 anche nel barrage di categoria, davanti a Vandetuin Mackenzie (65/75) e Mario Saleri (62/75) del Cas Concaverde. Cas Concaverde che, a sua volta, ha dominato nella gara junior a squadre, portando sui gradini più alti del podio due dei quattro team schierati, quelli composti da Saleri-Barbi-Ghisleri (200/225) e Salandini-Qejavanaj-Superti (197), seguiti dal Tav Le Tre Piume (195), con in pedana Destro-Facci-Spoletini.

«Ringrazio tutti gli atleti che ogni anno ci onorano con la loro presenza – ha concluso Roberto Zarrillo, Competition Manager della Beretta – Oggi è stata fatta una rivoluzione, quello che non sembrava neppure immaginabile è avvenuto: abbiamo utilizzato tutti Shooting Data, riuscendo a convincere anche i più scettici sulla bontà di questo progetto. È un grandissimo risultato, perché questa piattaforma digitale ha la non trascurabile qualità d’incrementare la passione per il nostro bellissimo sport. Quindi grazie di cuore a tutti coloro che hanno permesso di raggiungere questo traguardo».

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