Verona
Verona

Con un palinsesto più ricco e avvincente che mai, scatta domani giovedì 10 novembre, Jumping Verona il ‘contenitore’ che Fieracavalli dedica anche per la sua edizione 118 al salto ostacoli internazionale. Per il sedicesimo anno consecutivo Verona diventa quindi la capitale mondiale del ‘jumping’ con il CSI5*-W, unica tappa italiana della Longines FEI World Cup a catalizzare l’attenzione generale.

Ai nastri di partenza del CSI5*-W (prima competizione venerdì 11 novembre ore 12), 50 cavalieri, 138 cavalli, in rappresentanza di 18 nazioni: Australia, Austria, Belgio, Danimarca, Egitto, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Italia, Norvegia, Portogallo, Qatar, Spagna, Svezia e Svizzera.
Otto le categorie Il montepremi complessivo di 410 mila euro, di cui 174 mila riservati esclusivamente al Longines FEI World Cup™ Grand Prix, competizione conclusiva della manifestazione di domenica 13 novembre (ore 14.30).
Da non perdere anche il Piccolo Gran Premio BMW di sabato 12 novembre (ore 15.10).
Ciascuna delle tre giornate del CSI5*-W sarà aperta da una categoria riservata agli Under 25. Il CSIU25 Riders Academy rappresenta la ‘new entry’ di quest’anno, e c’è attesa per vedere in campo 30 giovani promesse del salto ostacoli giunte a Verona da 12 nazioni.

Trentacinquemila metri quadri, il 40% dell’intera area espositiva di Fieracavalli, sono riservati a Jumping Verona. Interessati tre dei giganteschi padiglioni della Fiera il 7 e l’8, il Pala BMW per il CSI5*-W, e il padiglione 5, Pala Fixdesign, per il CSI2*.
Nel primo tra luci e colori dei tanti stand per lo shopping e punti ristoro, i box per i cavalli di Coppa del Mondo, due enormi campi prova con fondo in sabbia silicea dove i binomi si preparano prima di entrare in gara. E’ qui che (ingresso libero) i visitatori, gli appassionati, possono apprezzare a meno di un metro di distanza il forte feeling che unisce cavallo e cavaliere.
Poi il Pala BMW, il padiglione 8, tribune con seimila posti tutti a sedere a fare da cornice al campo di gara da 70 per 40 metri già pronto per accogliere gli ostacoli che, con la consueta maestria e genialità, lo chef de piste Uliano Vezzani utilizzerà per la costruzione dei percorsi.
Dietro ad amazzoni, cavalieri e cavalli, gli attori principali, un ‘dietro le quinte’ formato da un migliaio di addetti ai lavori che lavorano, 24 ore su 24, per il perfetto funzionamento della complessa macchina della Longines FEI World Cup

Articolo precedenteOcchi sul diabete, Viterbo punta sulla prevenzione
Prossimo articoloLa Federcalcio presenta la prima edizione del “Bilancio integrato”