Beethoven non sarebbe stato fuori luogo, con la sua sinfonia, nel finale della gara di alto livello che ha appassionato il folto pubblico accorso al PalaOppido allo Statuario. Una piccola annotazione storica ci fa ricordare come le prime note della sinfonia siano state usate da Radio Londra nei suoi messaggi durante l’ultimo conflitto mondiale. Esse, le note, rappresentavano, in codice Morse, la lettera V di Victory, vittoria. E vittoria è stata per la Revolution Volley. Era la gara più importante della giornata del girone B della Serie C che vedeva di fronte due tra le squadre che si contendono l’alta classifica.
Revolution a 11 seguita da Duemila12 a quota 10. Le premesse di una gara intensa e foriera di alti contenuti tecnici, tattici e di qualità delle atlete in campo, non viene delusa. Lo spettacolo è stato veramente uno spot per la pallavolo. Le ospiti, guidate da Sara Matteo, vengono schierate in P1 con la diagonale Cecchini/De Rossi C., centrali De Rossi M./Mariani, con Atzori e Bruselles bande e Pendenza libero. Coach Alessandro Gentile opta per Loreti/Caputo in diagonale palleggio/opposto, Bracchini/Sorrentino al centro, Martelli/Fazzini C. in banda e Coletta libero. I primi scambi sono a favore delle ospiti e denotano la loro gran predisposizione alla copertura di tutti i lembi del campo. Una gara che sembra dare segnali di una battaglia infinita con lunghe fasi di gioco prima della conclusione a favore dell’una o dell’altra squadra. La prima serie dai nove metri termina con un leggero vantaggio per la squadra di Spinaceto: 12 a 10.
L’inizio della seconda tornata di servizi, però, annuncia un cambio di scena con le Rossonere che inanellano diversi ace e giostrano con più efficacia nei fondamentali. Mutamento di rotta che fa virare la gara verso quel 25 a 19 che sancisce l’1 a 0 in favore delle ragazze di casa. Al cambio campo le ospiti presentano Pettine in banda e la Revolution inserisce Traversi a metà set. Questa frazione è ancora più equilibrata della precedente e mantiene sempre alta la cifra di qualità che le atlete mettono in campo. Gli attacchi delle ragazze di casa vengono rintuzzati dalle ospiti con un libero sugli scudi per i suoi salvataggi a cui risponde Coletta dall’altra parte della rete regalando alle sue una serie di palloni che vengono giostrati efficacemente. L’equilibrio, come nel set precedente viene spezzato a metà del secondo turno di servizi. Ace e muri diventano il trampolino di lancio per portare a casa anche questo parziale di gara con un 25 a 23 raggiunto in 31 minuti di combattimento, col punto esclamativo scritto dal muro di Bracchini. Due a zero, quindi, e si va alla verifica di quel terzo set che spesso ha significato tutto e il suo contrario. La domanda che i numerosi presenti si pongono viene subito soddisfatta da una “ferocia” agonistica delle Rossonere che, ripensando al 3 a 2 della scorsa gara in casa della Dream Team, non vogliono ripetere il regalo. I fondamentali vengono sciorinati a dosi industriali e il gap si presenta subito importante. I sestetti vengono modificati in corso d’opera ma l’efficacia delle Rossonere amplifica il divario. Di converso le ospiti sembrano ormai rassegnate e il match si conclude sul 25 a 11 raggiunto in 19 minuti. Il classico coro “Un giorno all’improvviso m’innamorai di te…” viene intonato dal gruppo dei supporters di casa che chiamano sotto gli spalti le loro atlete. Vanno però menzionati anche i sinceri applausi alle avversarie che hanno disputato un match di livello.
“E’ stata una partita molto emozionante – confessa il presidente rossonero Sergio Gaviglia – che si è risolta con pieno merito a nostro favore. Questi tre punti, conquistati contro una squadra decisamente forte, aumentano la soddisfazione per quello che le ragazze di Gentile stanno costruendo in questo avvio di stagione. Il mio ringraziamento va a loro e all’impegno che viene profuso in ogni allenamento”.