Un pubblico nutrito e caloroso ha accolto lo sbarco, ieri a Sorano,
della Banda del racconto. L’occasione? Un trekking narrativo dedicato a “Il fascino delle vie cave”. Passeggiando tra storia, arte, cultura e inserito nel cartellone di “Arcobaleno d’estate”, programma di eventi culturali promosso dalla Regione Toscana. A fare gli onori di casa Lara Arcangeli (Comune di Sorano) e l’archeologo Fabio Rossi (Coop. Zoe), che ha guidato la compagnia dispensando pillole storico-archeologiche.

Itinerario in cinque tappe partendo dalla Porta dei Merli con arrivo, superato il fiume Lente, alla chiesa di San Rocco, passando per l’omonima ed estremamente suggestiva via cava. Il tutto in compagnia delle parole di George Dennis, del Sansovino, di Manfredo Vanni e di Ezra Pound, che – composte in palinsesto narrativo e sciorinate da Antonello Ricci – hanno portato quei luoghi, quintessenza del pittoresco (Pallottino docet), a riempirsi di echi di vite e di storie passate. Con un piccolo intermezzo blues dedicato al doloroso, e tutto sommato anche un poco buffo, destino della Diversione Zambianchi (una gran bella storiaccia – qui gli ossimori si sprecano – di stampo garibaldino).

Si è chiuso, così, ma solo per il momento, e in attesa della prossima puntata, un altro capitolo del grande romanzo del paesaggio italiano che Banda del racconto va, di tappa in tappa, narrando.

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