Prima uscita stagionale per Fabio Peruzzo, alla seconda edizione dello Slalom Monti Lessini andata in scena Domenica scorsa, ed un buon bottino di riscontri raccolti alla prima apparizione al volante della nuova Renault Twingo R2.

Approfittando dell’appuntamento casalingo della propria scuderia, Omega, il pilota di Conselve si è calato in un contesto ben lontano dalle normali abitudini per chi vive il rallysmo da sempre.

Districarsi tra le strette porte, senza mai poter raggiungere velocità importanti, con una vettura non di certo adatta ad uno slalom non era una passeggiata ma, nonostante questo, il patavino è rientrato dalla trasferta veronese avendo rotto il ghiaccio con la nuova compagna stagionale.

“Non avevo mai partecipato ad uno slalom prima di questo” – racconta Peruzzo – “ma sfruttando il fatto che la mia scuderia era direttamente coinvolta sul campo ho deciso di esserci, giusto per iniziare a fare qualche chilometro con la Renault Twingo R2. Una cosa la ho capita ed è che se si vuole essere competitivi in questa tipologia di competizioni bisogna avere tanta esperienza, tanto allenamento ed una vettura preparata specificatamente per questo. Un rallysta qui sembra castrato perchè non metti mai più della terza e, ogni cento o duecento metri, sei sempre fermo per affrontare i birilli. Un altro aspetto che non mi è piaciuto è lo stare solo in macchina, soffrivo di solitudine ed un paio di volte mi sono addormentato. Dai, scherzo.”

Dopo una sessione di prove ufficiali di adattamento Peruzzo chiudeva gara 1 al dodicesimo posto in classe A1600, principalmente in difficoltà con le penalità che incassava tra le porte.

Un leggero miglioramento si intravvedeva sulla successiva tornata, con il portacolori della scuderia di casa che si migliorava, chiudendo con l’undicesimo risultato di categoria.

Penalità protagoniste anche sulla salita conclusiva, conclusa alla quattordicesima posizione ovvero la stessa firmata al termine dei tre passaggi complessivi previsti dal programma.

“Non abbiamo mai guardato la classifica” – sottolinea Peruzzo – “anche perchè, onestamente, non essendoci dei tempi ma soltanto dei punti abbiamo fatto fatica ad interpretarla. Sono competitivo di natura e non posso essere soddisfatto del risultato che abbiamo ottenuto ma siamo tutti consapevoli che gli specialisti sugli slalom fanno una differenza a dir poco abissale.”

Risultato a parte il principale motivo di soddisfazione di Peruzzo arrivava dalla conferma dell’ottimo lavoro di preparazione svolto, sulla Renault Twingo R2, dal team Galiazzo.

“Grazie di cuore al team Galiazzo” – conclude Peruzzo – “perchè la nuova vettura è andata davvero molto bene. Abbiamo cercato di capire come funziona e, grazie al supporto sul campo di Omega, abbiamo provato varie soluzioni. Non era facile capirne i limiti in un contesto del genere ma almeno abbiamo iniziato. Grazie a tutti i nostri partners per il sostegno ricevuto.”

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