Skeet e Double Trap hanno chiuso la dieci giorni della IV Emir Cup. Iniziando con gli specialisti del Pull e Mark, nella classifica del ID, ovvero dei tiratori che hanno gareggiato nel circuito ISSF negli ultimi tre anni, il più bravo di tutti è stato l’azzurro Giancarlo Tazza. Il poliziotto di Caserta, d’oro nelle Universiadi del 2011 a Shenzhen (CHN), si è meritato il massimo degli onori mancando solo due piattelli in tutta la competizione. Entrato in finale con 125 su 125 si è assicurato la prima posizione della corsa alle medaglie con +4 nello spareggio necessario per determinare la successione di tiro. Nel round decisivo ha replicato il quasi en-plein scalando il podio fino alla vetta con 59/60 senza lasciare margine di recupero al kuwaitiano Mansour Al Rashedi, d’argento con 124 + 1 in qualifica e 57/60 in finale. Terzo il Campione Olimpico di Rio 2016 Gabriele Rossetti. Per il poliziotto di Ponte Buggianese (PT) la medaglia di bronzo è arrivata grazie al 124 +3 delle qualifiche ed al 46/50 della finale. Quarto Tammaro Cassandro (Carabinieri) di Capua (CE) con 37/40.

Nella classifica dei Team l’oro se lo sono messo al collo Rossetti con Domenico Simeone (Fiamme Oro) di Baia e Latina (CE) e Marco Sablone (Fiamme Oro) di Roma con il totale di 367/375. D’argento la prestazione dei russi Zemlin, Nikolay Tepliy e Anton Astakhov con 361, mentre il bronzo è andato al trio composto da Tazza, Valerio Andreoni (Esercito) di Palombina Nuova (AN) e Antonio Morandini (Fiamme Oro) di Capua (CE) con 360.

Tra le Ladies a conquistare l’oro è stata la russa Alina Fazylzyanova, che per arrivare all’oro ha dovuto avere ragione di un osso duro del calibro di Chiara Cainero (Carabinieri) di Cavalicco di Tavagnacco (UD), Campionessa Olimpica di Pechino 2008 e argento a Rio 2016. Nel duello conclusivo le due sono arrivate in perfetta parità all’ultimo piattello regolamentare ed hanno proseguito nello spareggio. Alla fine la russa si è imposta con 54/60 +5 mentre l’azzurra si è dovuta accontentare dell’argento con 54/60 (+4). Terza l’umbra Katiuscia Spada, poliziotta di Fabro (TR), con 43/50 in finale.

La classifica delle Squadre Femminili ha premiato con l’oro le russe Anastasiia Krakhmaleva, la Fazylzyanova e Albina Shakirova, autrici di un complessivo 353/375, seguite sul podio dalle azzurre Spada, Cainero e Simona Scocchetti (Esercito) di Tarquinia (VT) con 343 e dalle kazake Orynbay, Anastassiya Molchanova e Olga Panarina con 340.

Nel comparto Junior il podio è stato tutto italiano. Sulla vetta è salito Elia Sdruccioli (Esercito) di Ostra (AN), oro con 117/125 (+4) in qualifica e 57/60 in finale, seguito sul podio da Cristian Ghilli di Ponteginori (PI), argento con 55/60, e da Niccolò Sodi di Arezzo , bronzo con 45/50.

Come ultima classifica dello Skeet troviamo quella dei tiratori NO ID, ovvero quelli che non hanno partecipato a gara della federazione internazionale negli ultimi tre anni. In questo caso il migliore è stato il russo Sabir Kalimullin, primo con 56/60 +6 sul nostro Vincenzo Grizi (Fiamme Oro) di Castel Gandolfo (RM), secondo con 56/60 (+5). Terzo Ercole Cavaliere (Fiamme Oro) di Roma, bronzo con 45/50.

Passando al Double Trap, a vincere la classifica degli ID Number è stato l’umbro Andrea Vescovi. Il poliziotto di Città di Castello non ha avuto rivali né nelle qualifiche, chiuse con 141/150, né nella finale, terminata con un duello con l’arabo Khaled Alakaabi in cui il nostro tiratore ha amministrato il vantaggio accumulato nelle prime eliminatorie e si è messo al collo l’oro con il punteggio di 78/80 a 74/80. Con loro sul podio anche il qatarino Hamad Al Marri, terzo con 56/60. Quarto Marco Innocenti di Montemurlo (PO). La medaglia d’argento a Rio 2016 si è arrestato ai piedi del podio con 45/50. In finale anche Alessandro Chianese (Marina Militare) di Casandrino (NA), quinto con 36/40, e Antonino Barillà (Marina Militare) di Villa San Giovanni (RC), sesto con 25/30.

Tra le Ladies la stella più luminosa è stata quella della kazaca Anastassiya Davydova, prima della sua classifica con il punteggio di 113/150. Con lei sul podio le nostre Claudia De Luca di San Cesario di Lecce, seconda con 111, e Sofia Littamè (Fiamme Oro) di Baone (PD), terza con 104.

Tutto azzurro il podio Junior con Jacopo Dupre’ De Foresta (Foresta (Fiamme Oro) di Montalcino (SI) primo con 130 (+2), Marco Carli di Agna (PD) secondo con 130 (+1) e Niccolò Liceti di Quinto Vicentino (VI) terzo con 124.

Tra i No ID Andrea Vezzoli di Rovato (BS) ha scalato la classifica fino alla vetta con 121/150 (+4) in qualifica e 70/80 in finale mettendo in riga l’indiano Singh Chaunhan Shamsher, argento con 64/80, e Vincenzo Triscari di aso (ME), bronzo con 49/60.

Passando alla classifica a squadre, sulla vetta del podio è salito il terzetto azzurro formato da Vescovi, Innocenti e Dupre’ De Foresta con il totale di 408/450. Piazza d’onore per Barillà, Chianese e Daniele Di Spigno (Fiamme Oro) di Terracina (LT) con 403, mentre sul terzo gradino si sono accomodati i kuwaitiani Saad Al Mutairi, Ahmad Alafasi e Jarrah Alshowaier con 391.

Infine, nella gara del Mixed Team l’oro se lo sono messi al collo la Davydova ed il portacolori degli Emirati Arabi Khaled Alkaabi, primi con 250/300 davanti a due tema azzurri. Il primo è quello formato da Innocenti con la De Luca, d’argento con 248, ed il secondo è quello composto da Davide Gasparini (Esercito) di Gabicce Mare ed Edgarda Apollonio di Gavardo (BS), di bronzo con 231.

Con questi risultati si chiude l’edizione 2018 gara dedicata a Sua Altezza l’Emiro del Kuwaait Sheik Al-Ahmad Al-Jaber Al-Sabah, che tra tiratori, tecnici e drigenti internazionali ha portato in Umbria rappresentanti di 32 paesi. Nel mese di luglio si replicherà con l’ottava edizione della Emirates Green Cup, in programma nell’impianto del Tav Umbriaverde dal 19 al 30.

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