Dopo il lockdown, sta iniziando un periodo particolare: un’estate in montagna in cui oltre agli accorgimenti e alle regole che bisogna rispettare quando si sale in quota, è necessario tenere conto anche delle misure relative alla sicurezza sanitaria, per evitare il contagio. Organizzata e promossa dal Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico e dal Club alpino italiano, con la media partnership di The Post Internazionale, l’iniziativa “Sicuri sul sentiero” nasce con l’intento di condividere accorgimenti e consigli per passare in sicurezza l’estate in montagna ai tempi del Covid-19. Per rispettare le regole di distanziamento sociale, quest’anno l’evento si terrà in diretta streaming sulla pagina ufficiale del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico e sulla pagina di The Post Internazionale. La diretta video è prevista sabato 20 giugno alle 21:00.

La location è quella del rifugio “Scoiattoli” di Cortina d’Ampezzo. Tra gli ospiti, ci saranno istruttori del Soccorso alpino e speleologico, testimoni diretti di salvataggi particolarmente complessi e personalità della montagna. “Questa estate abbiamo tutti voglia di tornare a frequentare le terre alte, ma proprio questo slancio unito alla nostra grande passione potrebbe costituire un fattore di rischio. Per questo consigli e accorgimenti sono più che mai necessari”, spiega Elio Guastalli, promotore di Sicuri in montagna”.
“Sicuri sul sentiero” è parte dello storico progetto dedicato alla cultura della sicurezza, che quest’anno compie vent’anni. “A partire dalla prima edizione, abbiamo sviluppato iniziative con l’obiettivo di unire la passione alla cultura della prevenzione”, spiega ancora Guastalli.

Per festeggiare l’anniversario, domenica 21 alle 21:00 il Cai ha deciso di proiettare il documentario “Ciapin – passi scolpiti nel vento” che racconta le vicende di Daniele Chiappa, alpinista, figura storica del soccorso alpino e promotore della nascita in Lombardia del progetto “Sicuri in montagna”. Chiappa in arte ‘Ciapin’ è morto all’età di 56 anni e l’opera di Nicoletta Favaron e Maurizio Camponovo tratteggia il fuoco interiore e la dedizione che lo porterà a migliorare e rivoluzionare il Soccorso alpino. Nuovi materiali, nuove tecniche, l’introduzione dell’elisoccorso, ma soprattutto formazione e specializzazione tecnico-sanitaria. “Daniele diceva che dobbiamo impegnarci a far fallire il soccorso alpino, perchè tanti incidenti in montagna non devono accadere”, racconta ancora Guastalli. Già proiettato in occasione della rassegna “La montagna a casa”, il film sarà visibile sul canale YouTubedel Cai.

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