Arianna Fontana
Arianna Fontana XXIII Olimpiadi Invernali Pyeongchang 2018 Ariana Fontana ha vinto l?oro nello short track 500 metri. Foto di Ferdinando Mezzelani GMT

Arianna Fontana, ha conquistato l’oro nei 500 metri (disciplina short track, ndr) al Gangneung Ice Arena regalando all’Italia la seconda medaglia a PyeongChang2018. Per lei è la quarta edizione consecutiva sul podio dei Giochi Olimpici. Da Torino 2006 (bronzo in staffetta), passando per Vancouver (bronzo) e Sochi (due bronzi e un argento) fino in Corea del Sud, lassù, nell’Olimpo dei grandi, c’è sempre lei. Stavolta si è messa al collo la medaglia più preziosa, quella che le mancava: l’Italia torna sul gradino più alto del podio dopo 8 anni di digiuno (ultimo successo a Vancouver 2010 firmato Giuliano Razzoli nello slalom).

La portabandiera, la più giovane medagliata azzurra di sempre a livello invernale,la prima olimpionica degli Sport del Ghioccio, l’icona di un movimento che ruota intorno al suo talento, la campionessa dal sorriso speciale e dallo sguardo magnetico che in pista non fa sconti. Stasera ha prima dominato i quarti, vincendo la sua batteria, poi è stata protagonista di una semifinale pazzesca, in cui ha realizzato il suo primato personale (42″635 contro il 42”829 realizzato a Salt Lake City a novembre 2016) cedendo la scena solo alla coreana Choi, capace di realizzare il record olimpico (42″422). Infine la finale, fatta di adrenalina e di emozioni forti. Roba da fuoriclasse puri e campioni immensi. Arianna ha condotto dall’inizio, senza cedere alla paura, migliorando ancora il personale (45″569). E’ una leggenda da raccontare: alle sue spalle l’olandese van Kerkhof e la canadese Boutin, squalificata la padrona di casa Choi. E’ festa tricolore, la prima in Corea. Ha il volto della portabandiera: Arianna, una stella – verde, bianca e rossa – diventata mito.

Federico Pellegrino vince invece l’argento nella sprint a tecnica classica dello sci di fondo; oro al norvegese Johannes Klaebo, che ha fatto gara a sé dopo la fuga nel tratto in salita (3’05″75). Il valdostano ha preceduto, al fotofinish, in 3’07″09, il russo Bolshunov, che ha tagliato il traguardo dopo 3’07″11.

(fonte Coni)

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