Nessuna segnalazione sospetta sui flussi di scommesse nella Coppa del Mondo di rugby del 2015. E’ quanto ha fatto sapere la Gambling Commission britannica nel rapporto sulla manifestazione, elaborato in collaborazione con la National Crime Agency, la polizia del Regno Unito e la Federazione Mondiale di Rugby.
Nel report, riferisce Agipronews, è evidenziato il plauso alla campagna di educazione e di monitoraggio portata avanti grazie alla partnership con Sportradar. La società specializzata nell’analisi dei flussi di scommesse ha messo a disposizione il suo sistema di monitoraggio – il Fraud Detection System – per tenere costantemente sotto controllo i mercati globali del betting sulla Coppa. Importante anche il coinvolgimento di tutti i protagonisti dello sport nella prevenzione al match fixing.
I corsi di formazione tenuti dagli “integrity officers” per formare giocatori, allenatori e arbitri hanno riscontrato un ottimo successo. “Grazie agli sforzi messi in campo, il rugby è oggi considerato uno degli sport con rischio minore di combine – ha dichiarato Nick Tofiluk, direttore esecutivo della Gambling Commission – Nonostante questo è importante che tutto il mondo del rugby prenda sul serio la minaccia di corruzione e che continui con un approccio collaborativo».
La Gambling Commission, che sta già lavorando su altri eventi sportivi di rilievo in programma nel Regno Unito, ha elaborato una relazione sul supporto all’integrità delle scommesse, in modo da fornire punti di riferimento che potranno essere adattati agli eventi futuri.