In casa Rugby Frascati Union 1949 la festa non finisce mai. Nello stage che la Nazionale italiana Seven ha sostenuto a Catania fino a domenica scorsa non ci sono state “solo” due atlete del club tuscolano, vale a dire le classi 2002 Martina Farina e Alessia Piccolo, ma in extremis si è aggiunta alla comitiva azzurra anche Mayra Bucciarelli, numero 8 e classe 2000.
“Una ragazza tra le convocate ha dovuto rinunciare per infortunio e quando mi è stata prospettata la possibilità non ci ho pensato un solo momento, anche se le pulsazioni erano a mille – dice la giovane atleta del club frascatano – In questo periodo sono molto impegnata negli studi visto che frequento la facoltà di “Lingue nella società dell’informazione” presso l’università di Roma Tor Vergata, ma occasioni simili non si possono sciupare e così mi sono organizzata per partire. Avevo partecipato ad altri raduni della Nazionale Under 18, ma questo è stato il primo stage in assoluto con la Nazionale maggiore: una grandissima emozione”. Che la Bucciarelli si è goduta alla grandissima: “Sono stati tre giorni molto impegnativi, duri, ma dal punto di vista fisico ero preparata visto il lavoro che portiamo avanti nel Rugby Frascati Union 1949 ormai da tempo. Abbiamo sostenuto un primo allenamento al giovedì, appena arrivate, poi abbiamo fatto una doppia seduta al venerdì e infine sabato un torneo a cinque squadre durato fino a tardo pomeriggio. Hanno partecipato due squadre della Nazionale, due rappresentative siciliane e la Nazionale di Malta e a spuntarla è stata proprio la mia squadra. Al di là del risultato del torneo, è stato bellissimo poter condividere questi giorni di Nazionale con le mie compagne di società Farina e Piccolo che hanno una maggiore esperienza di questo tipo. Ma è stato molto bello fare la conoscenza di altre ragazze e dello staff azzurro che ho trovato estremamente professionale. Obiettivi per il futuro? A livello personale voglio cercare di fare tutto ciò che è nelle mie possibilità e cogliere le occasioni che mi capiteranno. Sono disponibile al sacrificio per alimentare al meglio questa grande passione”. Che è nata circa sette anni fa: “All’epoca giocavo a basket e nella mia scuola arrivò il compianto Sandro Molinari (scomparso recentemente, ndr), il quale mi chiese se volevo provare a giocare a rugby. Dopo un allenamento fu “amore a prima vista”: provai a portare avanti il doppio impegno per circa un mese, ma poi per motivi organizzativi sono stata costretta a scegliere e non ho avuto dubbi. Sono felice di quella scelta: questo sport mi è entrato nel sangue e quando posso al Rugby Frascati Union 1949 do una mano anche negli allenamenti di bambini e bambine perché voglio cercare di trasmettere la mia passione verso la palla ovale”.
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