carlo-magri
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Scavalcata la finale olimpica sono contrastanti gli umori nella squadra azzurra, soddisfazione per tornare a casa con la medaglia d’argento al collo e rammarico per non essere riuscita a giocare una finale allo stesso livello del match con cui aveva superato Bruno e compagni nella prima fase.
Gianlorenzo Blengini: “Se uno si mette a pensare a caldo al percorso che la squadra ha fatto qui ai Giochi, non possono che venire i brividi. Sulla finale qualche rammarico c’è quando perdi un set 28-26 e l’altro 25-23, la partita poteva essere allungata, ma io credo che la squadra anche oggi abbia lottato. Le partite sono tutte diverse, come avevo già detto prima: noi abbiamo giocato le ultime due partite con il Brasile diametralmente opposte. Oggi è stata una terza partita ancora diversa, più simile non solo per il risultato, ma soprattutto perchè la loro battuta ci ha messo in difficoltà a quella di Cracovia nelle finali di World League. Per noi è stato più difficile essere imprevedibili e più efficaci in attacco. Non credo sia mancato qualcosa, ma a l oro è riuscito meglio. In queste partite uno ce la mette tutta, come gli altri, a qualcuno viene bene all’altro meno”.
Osmany Juantorena: “Nel secondo e nel terzo set potevamo cambiare la storia di questa finale,. Loro hanno giocato meglio ed hanno meritato. Sul punto che abbiamo contestato nel secondo set non voglio fare polemiche, però lo hanno visto tutti in tv che la palla ha toccato il dito di uno dei giocatori a muro brasiliano. Sono comunque veramente contentissimo ed orgoglioso di questa medaglia d’argento che abbiamo vinto. Per arrivare all’oro ci è mancata un pizzico di lucidità. Eravamo troppo carichi e volevamo fare le cose troppo perfette e questo ci ha portato a commettere qualche errore evitabile. Ma ormai è andata. Penso che il nostro gruppo ha fatto una Olimpiade grandissima”.
Ivan Zaytsev: “E’ sempre difficile parlare dopo aver perso una finale, ma è anche bello farlo con una medaglia come questa al collo. Ad inizio partita loro erano tesissimi e noi eravamo riusciti a prendere tre punti di vantaggio. Poi noi abbiamo fatto tre o quattro errori ed abbiamo fatto annusare a loro il sangue, come si suol dire. Loro si sono caricati e spinti dal pubblicato hanno giocato ad alto livello. Io sono molto fiero di quello che abbiamo fatto: tutta la squadra ha messo insieme le singole storie personali, ha aperto il cuore per condividere con gli altri qualcosa di grande.” Credo che questo sia il premio per tutti gli sforzi che abbiamo fatto. Non è la medaglia d’oro, ma va bene così”

Carlo Magri: “Orgoglioso di rappresentare questo movimento”
Pochi minuti dopo la conclusione della finale della pallavolo maschile, commentando i risultati dei Giochi, in cui la Federazione Italiana Pallavolo ha conquistato due bellissime medaglie d’argento il presidente federale Carlo Magri ha dichiarato: “Sono orgoglioso di rappresentare un movimento che nelle ultime sei olimpiadi è andato cinque volte sul podio con la pallavolo maschile, una cosa molto rara negli sport di squadra. Qui a Rio siamo riusciti a vincere anche una bellissima medaglia d’argento con Nicolai e Lupo nel beach volley. Voglio ringraziare Blengini, il suo staff e tutti gli atleti per le splendide emozioni che ci hanno fatto vivere e che sono stato un vincente spot per la nostra disciplina. Il movimento della Federazione Italiana Pallavolo esce dai Giochi di Rio 2016, gratificato per i risultati e con una immagine ancora una volta vincente.

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