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Ce l’ha fatta. Dopo 4 anni Niccolò Campriani (Fiamme Gialle) ha realizzato quel sogno che gli era sfuggito a Londra, dove aveva vinto la medaglia d’argento, ed ha conquistato l’oro olimpico nella carabina ad aria compressa. Una finale al cardiopalma che certamente lo dava tra i favoriti, ma che ha visto tra i suoi protagonisti tiratori internazionali agguerriti e determinati a salire sul podio.

Ma Niccolò ha battuto tutti: ha vinto contro i suoi avversari, ha sconfitto la paura dell’ultimo colpo che aveva caratterizzato il suo esordio olimpico e che lo aveva penalizzato otto anni fa a Pechino. Ma soprattutto Niccolò oggi, oltre a vincere quell’oro tanto agognato, ha battuto una volta per tutte quelle regole nuove che in questo quadriennio lo avevano psicologicamente condizionato durante le gare. Decisivi gli ultimi 2 colpi contro Serhiy Kulish che lo hanno portato dritto in cima al podio.

“In questo ultimo quadriennio ho fatto veramente moltissima fatica ad adattarmi al nuovo format di finale” – ha spiegato Campriani al termine della gara. “Di fatto questa è la prima medaglia d’oro che conquisto da quando sono cambiate le regole nel 2013. Mi sono ritrovato quasi ad odiare questo sport perchè non mi ritrovavo più nelle caratteristiche con cui avevo iniziato. In finale la tecnica è saltata, se avessi potuto vi avrei fatto vedere la mia punteria perchè era un disastro: un attimo prima ero nel 10 e quello dopo ero nel 6. In quelle situazioni è come un chiodo schiaccia chiodo: la paura è cosi forte che devi ritrovare davvero un pensiero altrettanto forte a cui aggrapparti e ieri sera cercavo in tutti modi di trovare il pensiero profondo che potesse aiutarmi a gestire la gara. Così mi sono reso conto che per quanto io abbia odiato questo sport negli ultimi 3 anni, al Tiro a Segno devo soprattutto una cosa: mi ha permesso di stare vicino a mio padre negli anni della mia adolescenza. Oltre a lui e alla mia famiglia devo ringraziare tantissimo Petra (Zublasing ndr) che negli ultimi anni si è resa conto che non ero felice ma mi ha sopportato lo stesso e per questo le devo tantissimo”.

A sostenere Niccolò tra il pubblico il Presidente del CONI Giovanni Malagò che ha così commentato la sua vittoria rivolgendosi alla stampa italiana:”credo che oggi tutti gli onori delle cronache vadano a questo ragazzo meraviglioso, la sua gara ci ha letteralmente commosso. Questa nuova formula, per quanto possa essere stata criticata, certamente ha assicurato una finale spettacolare. Al Presidente dell’Unione Italiana Tiro a Segno Ernfried Obrist e al Direttore Sportivo Valentina Turisini vanno i miei rallegramenti perchè credo che vincere sia complicato ma ripetersi lo sia ancora di più”.

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