Una parentesi da chiudere in fretta, dimenticandola il prima possibile e cercando di trovare, in velocità, la migliore soluzione per rimettersi in corsa, immediatamente.

Questo, in sintesi, il pensiero che racchiude l’essenza della partecipazione di Marcello Razzini al Rally Il Ciocco e Valle del Serchio, primo atto del Campionato Italiano Rally Asfalto 2021 che ha visto il pilota di Parma costretto ad un forzato ritiro, ancor prima di iniziare la lotta.

Il portacolori della scuderia Collecchio Corse si presentava in Garfagnana con tanta voglia di ben figurare, su di un palcoscenico a dir poco blasonato vista la presenza dei migliori protagonisti della scena tricolore e con l’aggiunta di alcuni big provenienti dal mondiale.

Al volante della Skoda Fabia R5 di Lion Team, condivisa con Rudy Pollet alle note, Razzini iniziava a prendere le misure, durante uno shakedown disputato sotto una pioggia costante.

“Lo shakedown è andato bene” – racconta Razzini – “anche se non è stato molto indicativo rispetto alla gara. Il fondo era scivolosissimo e siamo andati cauti, controllando che tutto fosse a posto sulla nostra auto. Abbiamo trovato delle indicazioni utili per la prima prova, andando ad ammorbidire il setup. Eravamo pronti per iniziare con il piede giusto il nostro CIR Asfalto 2021.”

Scattato il verde del semaforo, sulla prima prova speciale, il parmense decideva di non esagerare, data la scarsa lunghezza di un tratto cronometrato che si rivelava molto insidioso.

“All’interno della tenuta del Ciocco” – sottolinea Razzini – “è sempre facile commettere errori e la pioggia caduta in mattinata ha reso il tutto ancora più insidioso. Dopo il passaggio dei primi concorrenti il fondo si è sporcato tantissimo ed abbiamo deciso di guidare molto cauti. Non volevamo assolutamente commettere errori pesanti, pensando alla giornata di gara seguente.”

Uscito dalla speciale spettacolo “Il Ciocco”, Venerdì pomeriggio, senza aver commesso errori Razzini puntava tutto su una decisa progressione al Sabato ma la sorte aveva in mente altro.

Tredicesimo tempo sulla “Massa – Sassorosso”, decimo tra gli iscritti al CIR Asfalto, la punta della compagine felinese confidava sulla lunga “Careggine” per cambiare decisamente passo.

L’acutizzarsi di un problema all’impianto frenante, sofferto in modo minore già sui precedenti tratti cronometrati, non lasciava altra scelta se non quella di parcheggiare la vettura.

“Il nostro Ciocco è finito troppo presto” – aggiunge Razzini – “perchè, sulla terza prova speciale, ci siamo ritrovati completamente senza freni. Avevamo ancora una prova da disputare, prima di raggiungere il parco assistenza, ed era troppo rischioso. A fatica siamo usciti da Careggine, andando a passo d’uomo, e non potevamo fare altro che ritirarci. Siamo molto arrabbiati perchè avevamo iniziato a progredire e questo ritiro proprio non ci voleva. Una cosa sola è certa, trasformeremo la nostra rabbia in determinazione per il prossimo Sanremo.”

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