“Comunico che ieri sera il sindaco Virginia Raggi mi ha scritto che per impegni già presi non può partecipare alla seduta odierna”. Così Enrico Panunzi, presidente della commissione Ambiente, lavori pubblici, mobilità, politiche della casa e urbanistica del Consiglio regionale del Lazio, ha aperto l’audizione prevista oggi sulla questione dello stadio della AS Roma, con il sindaco di Roma Capitale Virginia Raggi, la direttrice del dipartimento Programmazione e attuazione urbanistica di Roma Capitale, Annamaria Graziano, l’assessore regionale alle Politiche del territorio e mobilità, Michele Civita e la responsabile della direzione regionale Territorio, urbanistica e mobilità, Manuela Manetti.

L’assenza dei rappresentanti di Roma Capitale ha di fatto modificato le aspettative dei consiglieri regionali presenti, provocando la reazione polemica di Adriano Palozzi (FI) che aveva chiesto l’audizione. “Preso atto di questo sgarbo istituzionale – ha detto Palozzi – chiedo al presidente della commissione di riconvocare il sindaco di Roma in tempi rapidi”.

Unico intervenuto, quindi, l’assessore Civita, il quale ha riassunto i termini della questione, dopo l’annuncio dei giorni scorsi da parte del sindaco Raggi della possibilità di dare il via libera a un nuovo progetto dello stadio della AS Roma con meno cubature. “Come noto Roma Capitale sta verificando e ridefinendo una nuova proposta rispetto al progetto in esame presso la Regione”, ha detto l’assessore. “Se il progetto cambierà – ha aggiunto Civita – si dovrà valutare se la variante sarà sostanziale o se, in caso contrario, si può procedere con una rapida valutazione del progetto attuale”. Nel primo caso, infatti, l’assessore ha precisato che andrebbe chiusa la procedura di valutazione attuale per aprirne una nuova.

Civita ha inoltre ribadito che per la Regione “l’intervento in quel quadrante in termini di opere pubbliche rimane un aspetto fondamentale nelle valutazioni che faremo e che riguarderanno due aspetti: uno tecnico, per capire se si può continuare con questa procedura o se bisogna aprirne una nuova; e un altro sugli impatti sociali degli interventi”.

Infine, Civita ha ricordato che, chiusa nei giorni scorsi la conferenza dei servizi, la procedura di valutazione complessiva del progetto si chiuderà il 5 aprile. “La conferenza non ha fatto propria la richiesta di sospensiva avanzata dal proponente il progetto e la Regione da quella data non ha ulteriori novità. Entro il 30 marzo, massimo il 5 aprile, Roma Capitale deve trasmettere un altro progetto, così come si erano impegnati a fare i privati dopo che il sindaco aveva espresso aperture a patto che fosse ridimensionato il progetto. Solo di fronte a un nuovo progetto definitivo, di cui siamo in attesa, la Regione riprenderà la parola”, ha concluso l’assessore.

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