Giuseppe Castronovo

Grande paura a Pontecorvo (in provincia di Frosinone), dove ieri sera è esploso un ordigno bellico; un boato agghiacciante che ha impaurito tutta la popolazione. La bomba, probabilmente sepolta nel terreno da tempo, sarebbe stata innescata dal fuoco che stava bruciando alcune sterpaglie in un campo. Grande paura ma, per fortuna, nessun ferito dopo l’accaduto.

«Un fatto gravissimo, come molti altri ce ne sono purtroppo ancora in tutta Italia» ha commentato l’Avv. Giuseppe Castronovo (Presidente Nazionale dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra), vittima di un ordigno bellico inesploso che nel 1944 lo ha reso non vedente.

«A distanza di tanti anni dalla fine della guerra, gli ordigni bellici possano avere ancora un potenziale di pericolosità per tutti e ne abbiamo avuto un altro esempio. Ogni giorno vengono ritrovati residuati bellici che mettono in pericolo l’incolumità di tutti noi. Occuparsi di questo problema e prodigarsi affinché il territorio venga bonificato da questi ordigni e la popolazione informata sui rischi ed i pericoli che comportano – ha precisato Castronovo – fa naturalmente parte della mission dell’ANVCG: ecco perché abbiamo creato al nostro interno uno specifico Dipartimento ordigni bellici inesplosi impegnato a condurre ricerche, studi e iniziative sul tema, in Italia e nel mondo, dove sono in atto ancora tanti, troppi conflitti bellici».

«Quanto successo a Pontecorvo è un accadimento che ci deve far riflettere sulla pericolosità degli ordigni bellici inesplosi» ha sottolineato Antonio Bisegna (Presidente della Sezione di Roma e Presidente Regionale per il Lazio ANVCG). «La nostra associazione da tempo si sta adoperando per far conoscere questi rischi alla popolazione, perché un fenomeno pericoloso come questo non può e non deve essere sottovalutato. A distanza di anni, una bomba può fare ancora tanto male».

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