Il Club alpino italiano è partner di Feltrinelli Real Cinema e Wanted Cinema per il lancio in Italia del film Nomad – In cammino con Bruce Chatwin del regista tedesco Werner Herzog. Il documentario, dopo essere stato presentato alla 14a Festa del Cinema di Roma e al 68esimo Trento Film Festival, sarà nelle sale cinematografiche italiane lunedì 19, martedì 20 e mercoledì 21 ottobre.

L’intesa prevede, oltre al patrocinio del Cai al lancio del documentario e alle serate-evento organizzate in diverse città italiane, l’ingresso a prezzo ridotto al cinema per i Soci, previa esibizione della tessera d’iscrizione.

Il film su uno dei più grandi scrittori del Novecento, autore di capolavori come In Patagonia e Anatomia dell’irrequietezza, è un omaggio che Herzog fa a colui che è stato in grado di reinventare la letteratura di viaggio, scomparso prematuramente all’apice della sua carriera. In questo film è lo stesso Herzog a mettersi in cammino zaino in spalla, sulle orme dell’amico Bruce, nei luoghi raccontati nei suoi romanzi ed è sempre del regista tedesco l’inconfondibile e soave tono della voce narrante.

“Ritengo che il condividere la promozione di documentari così significativi – afferma il Presidente generale del Cai Vincenzo Torti – sia una forma di attenzione alla montanità, intesa anche e in primo luogo come espressione delle motivazioni di ciascun frequentatore delle Terre alte: quella di Herzog è l’analisi di un bisogno che non è solo solo di Chatwin, ma che appartiene a tutti coloro che cercano nella esplorazione a ritmo lento la scoperta di sé”.

Il documentario si basa infatti sul desiderio, sia dello scrittore che del regista, di cercare approfondimenti sull’esperienza umana attraverso l’impulso a vagare ed esplorare luoghi e comunità ai margini. La vita di Chatwin è anche la storia di un’ossessione: l’orrore di stare fermi. Nei suoi libri In Patagonia e Il viceré di Ouidah si sente il desiderio per le terre perdute; in Sulla collina nera e in Utz, l’irrequietezza è una risposta alla tirannia della vita domestica. L’idea di “irrequietezza” è un tema centrale del film: la ricerca di Werner Herzog per capire il suo amico, la cui instancabile indagine era sulla natura del bisogno di vagare per l’umanità e come quel desiderio abbia plasmato tutti.

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