Il Setterosa comincia con una vittoria. Batte 13-4 la Germania e si prepara alla sfida di lunedì alle 17.30 con la Spagna che nella gara precedente ha superato la Francia 15-6. L’ultimo precedente con la Germania agli Europei risale al 13 gennaio 2016 a Belgrado in cui l’Italia dominò 22-3. Sulla panchina tedesca sedeva Sekulic, oggi al suo posto c’è Troost e su quella azzurra Fabio Conti, attuale direttore tecnico, che dopo i Mondiali a Gwangju ha passato il testimone a Paolo Zizza, per nove anni responsabile del settore giovanile e assistente di Conti in prima squadra, al quale è stato affidato il Setterosa il 20 settembre dello scorso anno. Rispetto alla squadra che si è classificata sesta in Corea del Sud ci sono tre novità: Carrega, Marletta e Sparano al posto di Lavi, Picozzi e Viacava.
Germania-Italia 4-13
Germania: Saurusajtis, Vosseberg, Hinz, Eggert 2, G. Deike 1, I. Deike, Vunder, Fry, Steifel, Heerdt, Pannasch 1, Krukenberg, Kerssenboom. All. Troost
Italia: Gorlero, Tabani 1, Garibotti 3, Avegno, Queirolo, Aiello 1, Marletta 2, Bianconi 1, Emmolo 1, Palmieri 2, Chiappini 1, Carrega 1, Sparano. All. Zizza
Arbitri: Santos (Por) e Dreval (Rus)
Note: parziali: 2-4, 2-5, 0-2, 0-2. Uscita per limite di falli G. Deike (G) a 2’55 del terzo tempo. Superiorità numeriche: Germania 0/2 e Italia 4/6 + un rigore realizzato da Garibbotti nel secondo tempo. Nell’Italia Sparano subentra a Gorlero a 3’13 del quarto tempo.
Le prime sette in vasca sono Gorlero, Tabani, Garibotti, Aiello, Bianconi, Emmolo e Chiappini. Il primo gol è di Garibotti dopo 22 secondi di gioco. Paolo Zizza fa molti cambi e anche le esordienti Marletta e Carrega entrano presto in acqua. Ritmi lenti all’inizio. Eggert ci mette un po’ in difficoltà al centro: rovesciata per l’1-1 e tap-in dalla stessa posizione dopo il doppio vantaggio azzurro con Palmieri e Emmolo. La prima superiorità numerica è azzurra e la realizza Marletta per il 4-2 che chiude la prima frazione (assit di Garibotti). Nel secondo tempo il vantaggio aumenta ma il gioco è ancora poco fluido. Garibotti su rigore, Chiappini e Tabani finalizzano il +5 (7-2), Palmieri replica subito al gol della capitana tedesca Gesa Deike. La Germania ha meno facilità ad entrare e allora prova con i tiri da fuori e Pannasch segna da 6 metri. Cambio campo con l’Italia avanti 9-4. Al terzo minuto del terzo tempo esce la capitana tedesca per limite di falli e su quella superiorità Garibotti fa tripletta e 10-4. Poi arriva anche il primo gol di Bianconi e Gorlero tiene la porta inviolata. Al minuto 3’13” del quarto tempo Carrega realizza il suo primo gol europeo e Sparano sostituisce Gorlero e festeggia l’esordio col Setterosa. L’ultima parata è la sua dopo il time-out chiamato da Troost a 23″ dalla fine.
Paolo Zizza, commissario tecnico: “Inizio un po’ contratto nel quale abbiamo concesso qualche gol di troppo da posizione di centroboa; poi le ragazze si sono sciolte, producendo tanto e finalizzando anche molto bene. C’era voglia di giocare e di vedere a che punto siamo. Lo spirito nel gruppo è ottimo, con le giocatrici più esperte che stanno aiutando molto quelle giovani. Lunedì con la Spagna ci aspetta un’altra gara, decisamente impegnativa”.
Silvia Avegno, Calottina numero 4: “Abbiamo rotto il ghiaccio nel migliore dei modi, giocando anche un buon match. Domani i ritmi saranno sicuramente diversi, contro un avversario che conosciamo bene e con il quale abbiamo svolto un common training poche settimane fa. Sarà una gara da vincere per affrontare le prossime con maggiore serenità”.
Claudia Marletta, Calottina numero 7: “Queste partite bisogna sempre affrontarle con la giusta concentrazione, altrimenti si rischiano brutte figure: noi siamo state brave, concedendo poco o nulla alla Germania. Ho rotto il ghiaccio anche io, mettendo alle spalle emozione e tensione. Sono un’introversa e mi devo abituare a certi palcoscenici”.
Carla Carrega, Calottina numero 12: “Sono molto entusiasta di entrare in questa piscina che fa venire i brividi e di giocare con questo gruppo. E’ una grande emozione. Mi aspetto molto da questo europeo per il quale ci siamo preparate ed allenate tantissimo. Far parte di questa squadra è difficile e allo stesso tempo facile, perché le aspettative sono molto alte, c’è una competizione positiva e bisogna sempre essere all’altezza ma si ha la fortuna di avere persone a fianco che ti guidano negli allenamenti e nelle partite. Sono molto fortunata e insieme alle altre siamo qui per dare il massimo”.