Sabato 4 giugno, alla Feltrinelli Point di Arezzo, in via Garibaldi, ore 18, andrà in scena un melting pot di arti e radici, che da Napoli, passando per Casal di Principe, arrivano fino in Toscana. Tony Cercola, infatti, ex percussionista di Pino Daniele, presenterà il suo nuovo CD «Patatrac!». Icona del Neapolitan Power, il percussautore ha attraversato con la sua buatta, trasformata in strumento, la musica partenopea.
Antonio Esposito, in arte Tony Cercola, nasce artisticamente negli anni Settanta nell’ambito del cosiddetto Neapolitan Power, di cui famosi esponenti sono stati Edoardo ed Eugenio Bennato, Tony Esposito, Tullio De Piscopo e Pino Daniele, al fianco dei quali Tony Cercola esordì con i suoi tamburi e le sue “buattelle” (strumenti a percussione creati con scatole di vario genere, strumenti poveri inventati, in alcuni casi, da lui stesso) arricchendo le sonorità dei suoi colleghi napoletani. In oltre trent’anni di vita artistica, Tony Cercola ha collaborato anche con altri grandi nomi della musica italiana e internazionale, quali Don Cherry, Brian Ferry, Enzo Gragnaniello, Roberto Murolo, Mia Martini, Eduardo De Crescenzo e tanti altri.

«Che la musica sia rigeneratrice del buon senso! Che torni a essere quel codice, quel linguaggio universale, che accomuna tutti e che pone l’essere al centro dei propri, veri, sentimenti!», è il suo grido di battaglia. Oltre alle collaborazioni con questi artisti Tony Cercola ha pubblicato diversi CD come autore ed esecutore, avendo al suo fianco la cantante argentina Rosarillo (sua compagna nella vita) e altri strumentisti, esibendosi in concerti e manifestazioni in Italia e nel mondo. Il genere musicale del «percussautore» napoletano può definirsi etnicomediterraneo ma spazia tra le culture musicali di altri continenti, arricchendosi delle influenze di sonorità balcaniche, cubane, africane e argentine.
Contestualmente saranno esposte le opere di Armando Schiavone, un cocktail di pittura, grafica e fotografia. Classe 1956, originario della Campania, vive e lavora da anni ad Arezzo. Amico di Tony, avendo frequentato gli stessi ambienti musicali, riconosce nelle proprie opere il ritmo percussivo della musica di Cercola: «Fotografo ciò che non esiste», dice Schiavone. Armando invita l’osservatore a entrare dentro i lavori esposti e viverli attraverso gli occhi dell’autore, con l’obiettivo di stimolare nuove sensazioni e nuove emozioni. L’itinerario artistico di Schiavone si caratterizza per l’originalità e l’innovazione con le quali si approccia alla produzione, foto/grafica. Interverrà il giornalista aretino, Marco Botti, esperto di arte e cultura.