Un’entrata decisamente elettrizzante quella vissuta da Luciano Visintin durante la prima trasferta stagionale nell’ambito del Campionato Italiano Velocità Terra, andata in scena sul circuito di Latina la scorsa Domenica.

Il pilota di Bassano del Grappa, dopo aver rotto il ghiaccio una settimana fa alla Maggiora Offroad Arena, evento valido per il Campionato Italiano Rallycross, si presentava motivato.

“Non avevo mai corso qui a Latina” – racconta Visintin – “ed un grosso ringraziamento lo devo fare a Dino Morelli, di Yacar Italia, per avermi dato una grossa mano nella messa a punto del mio kartcross per questo tracciato. Mi ha fornito un aiuto fondamentale per essere competitivo.”

Prese le misure durante le prove libere il portacolori di Rally Team affrontava le successive due batterie di qualificazione senza però trovare il giusto ritmo, con il suo kartcross Yacar, vedendosi quindi costretto a partire dalle retrovie nella griglia.

“Rispetto al rallycross qui il sistema di qualifica è totalmente diverso” – sottolinea Visintin – “perchè si affronta una prima batteria, dove sono partito tra gli ultimi, per poi quasi rovesciare lo schieramento. Non è semplice perchè partendo davanti si incappa sul bagnato delle prime curve mentre stando nelle retrovie si è in piena bagarre. Diciamo che non è andata benissimo.”

Terminate le sessioni di qualifica si passava a gara 1 ma Visintin, scattato dalle retrovie, veniva presto colpito da un altro concorrente, finendo su un terrapieno e trovandosi, suo malgrado, protagonista di una gara tutta di rincorsa, non riuscendo ad agganciare più il treno di testa. “La prima manche è stata presto decisa” – aggiunge Visintin – “perchè, durante le prime battute, un mio avversario mi ha centrato in pieno e sono finito contro un terrapieno. Il tempo di fare manovra ed il gruppo se ne era già andato. In queste gare, quando si è protagonisti di impatti di questo tipo, diventa quasi impossibile rimontare. Ho provato comunque a rincorrere.”

Se il risultato di gara 1 lasciava amaro in bocca ben peggio andava la successiva tornata, con Visintin fermo al palo per una pesante toccata che comprometteva irrimediabilmente il mezzo. “Nella seconda manche è andata decisamente peggio” – conclude Visintin – “perchè, a dire il vero, ero anche partito bene. Partito dal fondo della griglia mi ero presto ritrovato nelle posizioni di vertice. Uscito da una curva mi sono imbattuto in una nuvola di polvere, non si vedeva letteralmente nulla. Ho colpito Ruzzante che mi si era girato davanti, non riuscendo a schivarlo. Il problema è che da dietro qualcuno mi ha centrato in pieno, staccandomi completamente la sospensione, ruota e braccio sinistro. Ho provato a continuare ma su tre ruote non era facile.”

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