L’esperienza sul campo di tanti anni – quasi venti, ormai – ce l’ha insegnato. È proprio vero: ogni passeggiata fa storia a sé. Ma non finiremo mai di stupirci. Ieri pomeriggio a Latera, per esempio. Abbiamo strappato un bel successo per il battesimo del fuoco della nostra nuova creatura di ricerca e narrazione pubblica: il progetto Ager (i 13 musei del Simulabo, Sistema museale del lago di Bolsena, si raccontano). Caldo bestiale. Buon pubblico. Piacevole camminata e insieme divertimento di racconti ad alta voce. Parecchi lateresi hanno risposto all’appello (questo ci ha fatto un gran piacere). Hanno gradito la nostra “ricetta” (questo ci ha fatto ancora più piacere). Siamo stati familiarmente accolti (per tutto il pomeriggio e per la deliziosa cena ai tavoli della XIII sagra dei pizzicotti). Ad abbrivio di passeggiata il giovane e appassionato sindaco Francesco Di Biagi ha portato il benvenuto dell’amministrazione tutta, seguendo l’evento per lunga tratta finché gli impegni organizzativi della sagra non l’hanno richiamato in paese.
Ma anche… imprevisti e peripezie, a manetta, quasi surreali. Un episodio su tutti: ai trequarti del percorso metà del pubblico (praticamente tutti gli uomini) ha abbandonato la passeggiata per precipitarsi in soccorso – con l’ausilio di un trattore sopraggiunto pochi minuti dopo – a tirar su dalla cunetta l’automobile del malcapitato Davide Ghaleb, nostro editore nonché fotografo di scena. Alla fine però, tutti vissero, felici e contenti. Applausi e risate per gli interventi a braccio – veri e propri fuori programma – di Franco “Àizete” Ginanneschi, scrittore e poeta di cose locali, ma soprattutto custode partecipe e ardente, da generazioni, delle “Memorie dal sottosuolo”di Latera, della tormentata e anche un po’ maledetta vocazione al sottosuolo minerario della comunità locale. Brillante la conduzione del direttore del museo della Terra, l’antropologo Marco D’Aureli, apprezzate le sue “pillole” narrative itineranti. Al nostro fianco il responsabile scientifico del SIMULABO, l’archeologo Pietro Tamburini. Per tutto il tragitto, a onor di cronaca, vinello bianco fresco-fresco disponibile a cannella da una fiasca al modo antico (grazie all’amico Dario!). Insomma, chi più ne ha più ne metta.
Appuntamento fin d’ora col secondo episodio di AGER: 20 agosto in notturna. Sarà la volta di “Acquapendente, ‘cattiva’ gente belle pitture”. Alla scoperta del “tesoretto” pittorico acquesiano custodito nelle sedi del locale museo della Città. In compagni del suo direttore, lo storico dell’arte Andrea Alessi.

“Ager” è un progetto targato SIMULABO (Sistema museale del lago di Bolsena). Complice-ostetrica la Banda del racconto, i 13 musei del SIMULABO finalmente si raccontano. Per la prima volta i direttori della bella costellazione museale squadernata intorno al più grande lago vulcanico d’Europa si “confidano” pubblicamente: la loro formazione; la loro personale esperienza-idea di museo; i rapporti tra il museo da loro diretto e la comunità locale (ma anche il modo in cui la comunità vede-vive il proprio museo); la certezza condivisa della tensione a una pedagogia civile che scorre, come linfa vitale, a rinvigorire il Sistema stesso; peculiarità e vocazioni specifiche che connettono, con puntuale originalità, il museo da loro diretto alla realtà specifica dell’Ager su cui il museo stesso fa perno: intorno ai singoli borghi, il territorio agricolo, boschivo, lacuale, il paesaggio ergologico delle comunità e quello storico-archeologico delle più antiche civiltà. Ma soprattutto infine – quale novello Aladino – ciascun direttore sfregherà, per noi di Banda del racconto, la sua lampada delle storie, rievocando dallo scrigno del suo museo, dalle profondità del tempo e dello spazio, una vicenda inedita e scordata. Da ciascuna storia, una passeggiata/racconto. Dalla raccolta delle passeggiate, infine, un libro (per i tipi di Davide Ghaleb Editore): una guida davvero sui generis, un virtuoso biglietto da visita (nuovo-nuovo di zecca) per il Simulabo e il suo territorio. Un volume destinato alla curiosità dei turisti ma anche di noi “indigeni” alto laziali.

Ager è finanziato dalla Regione Lazio con L.R. 23 ottobre 2009, n. 26. Disciplina delle iniziative regionali di promozione della conoscenza del patrimonio e delle attività culturali del Lazio (e successive modifiche).

Il progetto “Ager” si svolge in sinergia con il master Dibaf-Unitus per “Narratori di comunità”. Gli apprendisti del master stesso infatti, sotto la guida attenta dei “mastri” di Banda del racconto, vi fanno tirocinio: collaborano alle interviste preliminari e alla raccolta di fonti (orali e scritte); in più curano personalmente la cernita dei brani utili per allestire il copioncino di ciascuna passeggiata-racconto. Per Latera sono stati protagonisti dell’apprendistato Maria Letizia Cecconi e Biagio Stefani.

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