È un Volley Scuola di grandi valori quello che si sta svolgendo, in questo 2021, con la modalità della didattica a distanza. Al momento senza parte giocata e senza quelle emozioni vissute per quasi 30 anni sui campi, ma con importanti contenuti educativi per gli studenti delle scuole medie e superiori di Roma e provincia. Lo storico torneo targato FIPAV Lazio, nato nel 1994 da un’intuizione dell’attuale vicepresidente della Federazione Italiana Pallavolo, Luciano Cecchi, continua a veicolare messaggi positivi e inclusivi. In questa edizione inedita è stato infatti lanciato il progetto “V Volley Scuola. V come Valori”, con una serie di seminari online partiti lunedì 8 marzo; nella giornata di ieri, mercoledì 17 pv, ne sono stati organizzati due, entrambi dedicati ai valori dello sport.
Nel primo, durante la mattinata, è intervenuto Mirko Cazzato di “MaBasta”, Movimento Anti Bullismo Animato da Studenti Adolescenti. Mirko, 19enne di Lecce, nel 2016 ha creato insieme ai suoi compagni di classe un movimento composto da studenti per contrastare una vera e propria piaga sociale, facendo cultura e informazione sul tema in tutta Italia. Dopo aver incontrato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, essere saliti sul palco di Sanremo e aver ricevuto una benedizione da Papa Francesco, i ragazzi di “MaBasta” hanno attivato delle sinergie con le federazioni sportive e ieri hanno portato la loro esperienza alle classi protagoniste del 28° Volley Scuola. Negli ultimi mesi è stato lanciata inoltre la campagna “Sport batte bullismo 1000 a 0”, sposata da grandi campioni e finalizzata proprio a sensibilizzare una platea vastissima sull’impegno quotidiano contro bullismo e cyberbullismo.
I valori dello sport sono stati poi approfonditi da Alessandro Fidotti, responsabile territorio e promozione del CR presieduto da Andrea Burlandi e voce storica del torneo, che ha illustrato i principi della carta olimpica e l’importanza del “vivere da sportivi” tutti i giorni, dentro e fuori dal campo. Nel seminario pomeridiano sono intervenuti altri due testimonial d’eccezione: Adriano Paolucci, ex atleta, campione d’Italia di pallavolo e protagonista anche in azzurro, e Matteo Cavagnini, campione di sitting volley e di basket in carrozzina, disciplina nella quale ha fatto incetta di trofei diventando capitano della Nazionale. Il primo da studente vinse il Volley Scuola: quello che ha imparato giocando con i suoi compagni di classe l’ha poi trasportato nella sua esperienza di atleta di alto livello, raccontando aneddoti e curiosità sulla sua carriera che si è sempre ispirata ai valori del volley. Emozionante anche la storia di Cavagnini, al quale è stata amputata una gamba nel 1989 in seguito a un incidente stradale: Matteo non si è mai arreso, trovando nello sport un’opportunità di rinascita.