Sabato 21 dicembre 2019, alle16 verrà presentato presso la Sala Pinacoteca S. Valentino, in Piazza XX Novembre, Corchiano (VT), il volume « Vedute di Corchiano. François Marius Granet, Maximilien De Meuron, Ernst Fries e gli altri», originato da uno studio e un’appassionante ricerca storica di Maria Cristina Sciardiglia, avvocato di origine corchianese da anni residente in Veneto, appassionata di storia locale.

Il volume è stato pubblicato dalla casa editrice Davide Ghaleb, nella collana” Quaderni di Corchiano”, fondata da Enrico Guidoni e coordinata da Elisabetta De Minicis.
La giornata di presentazione godrà del patrocinio del Comune di Corchiano, il cui sindaco Paolo Parretti e vice sindaco con delega alla cultura, Pietro Piergentili, interverranno con i saluti di benvenuto.
Maria Assunta Sorrentino, docente in Lettere e Filosofia presso l’Università di Tor Vergata e Università Luiss di Roma, collection manager presso le Gallerie Nazionali di Arte Antica di Palazzo Barberini e Palazzo Corsini, introdurrà il volume. Quindi l’autrice Maria Cristina Sciardiglia ringrazierà i presenti e concluderà la presentazione.

«Questo volume nasce da una scoperta casuale – scrive Maria Cristina Sciardiglia nella sua introduzione – di un’opera di François Marius Granet, pittore francese del XIX secolo, intitolata Vue d’une rue de Corchiano près de Civita Castellana, conservata presso il museo del Louvre di Parigi, Dipartimento Arti Grafiche. Nel quadro riconoscevo immediatamente uno scorcio del mio paese natale, Corchiano, denominato come Porta Vecchia. Da questa immagine nasceva il viaggio alla scoperta di Granet, un artista che mi avrebbe letteralmente stregato con la sua vita, le sue opere e l’intuizione che l’antico borgo viterbese potesse essere una meta conosciuta durante il Grand Tour. »
Una tecnica tipicamente investigativa messa al servizio della passione per l’arte e la storia del territorio, rivela l’attrazione di tre grandi esponenti delle scuole europee del XIX secolo per Corchiano quale il francese François Marius Granet, lo svizzero Maximilien de Meuron, il tedesco Ernst Fries e ci conduce verso anche altri artisti e opere sparse nei vari musei europei.
Un lavoro, inedito sia per gli argomenti che la tesi provata, reso difficile dall’assenza di bibliografia italiana, fornisce un ulteriore tassello all’importanza del territorio della Tuscia Viterbese durante il Grand Tour, svelandoci anche importanti e originali architetture del paese falisco quali la presenza di porte di varco dipinte.
L’obiettivo dell’autrice, nella sua visione di condivisione della ricerca, è di poter contribuire a creare un nuovo patrimonio di conoscenze per le nuove generazioni che evidenzi l’importanza di Corchiano e del territorio della Tuscia e ne aumenti la sensibilità alla tutela del patrimonio storico culturale.

A fine presentazione l’autrice intratterrà il pubblico con un apertivo di saluto e una degustazione di prodotti tipici corchianesi.

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