di Efisio Collu
Diventa come d’incanto il turno della Roma, che s’avvicina al derby senza favori del pronostico e poi al novantesimo fa ammattire gli scommettitori, perché neanche il giallorosso più incallito avrebbe scommesso un euro sul successo della squadra allenata da Eusebio Di Francesco. Invece Pellegrini s’inventa quel colpo di tacco vincente che manco è riuscito finora a Cristiano Ronaldo, Kolarov si scorda d’esser stato della Lazio e Fazio decide di farsi perdonare della più grande svirgolata realizzata da quando l’uomo ha inventato il pallone. Ed ecco servito il 3-1, con buona pace dello svociato Inzaghi e di quel Ciro Immobile che s’è dannato l’anima pur di non perdere la stracittadina. Stesso risultato, perde pure il Napoli, che pure era passato in vantaggio a Torino. Ma la Juventus, va ammesso, ha messo gli additivi nel motore e a Natale pensiamo proprio che festeggerà l’ennesimo scudetto, roba da far impallidire perfino quelli del Bayern Monaco, che hanno perso in campionato, e quelli del Barcellona, che hanno agguantato il pareggio in zona Cesarini, con buona pace – stavolta – di altri scommettitori che volevano andare sul sicuro in settimana. Non è colpa del Cagliari se Politano s’inventa un gol da fantascienza e la squadra di Luciano Spalletti adesso è baciata dalla fortuna, se il risultato condanna ancora la squadra di Maran. Che non è arrabbiato come Gasperini, con la sua Atalanta che perde con lo stesso risultato ma con un rigore contro che pare uno scandalo, e altro che Var. Colpisce il fatto che il Genoa presenti il nuovo capocannoniere del campionato, 8 gol, tale Piatek, mentre Preziosi gongola e comincia a fare il prezzo del pistolero per l’ennesimo colpo a sorpresa del suo modo di fare mercato. Rivince il Bologna, stravince il Milan col Sassuolo, convince il Parma di Gervinho, ancora in gol, e pure il Torino, che sbanca il Bentegodi clivense.

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