Champions league
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di Alessandro Tozzi
Premessa: Napoli-Milan chi vinceva vinceva, non mi interessava il risultato (se non indirettamente, ma davvero molto indirettamente, come tifoso).
Svolgimento: il Napoli fa le partite, il Milan passa, e stava per vincerle entrambe. All’andata senza una punta, al ritorno senza 2 titolari dall’inizio, e con altri 2 saltati dopo mezz’ora.
Partite: All’andata e al ritorno primo quarto d’ora pancia a terra del Napoli con palle gol, poi tre strappi del MilanLeao lì, ed è 1/0, e tre strappi di Leao a Napoli, ed è 1/0. Si dirà che lasciare campo a Leao è da coglioni, ma almeno oggi il rischio doveva essere preso, poi è chiaro che se giochi dietro con Juan Jesus qualcosa/molto paghi.
Questione arbitro: Napoli sfavorito lì, per un paio di ammonizioni farlocche, e a Napoli per un rigore non dato sullo 0/0. Il rigore per il Napoli a fine partita per me c’è. Fischiare oggi la fine dopo 4 minuti e zero secondi, dopo cambi, infortuni e perdite di tempo varie, molto sul gol, non è scelta equidistante.
Questione rose: nessuno dava il Napoli nelle 4 in Italia quest’anno, tutti pensavano fosse più forte il Milan, e invece il Napoli ha fatto un mezzo miracolo, salvo uscire in questa doppia sfida. Non so se e quando ricapiterà un’occasione così. Il Milan quest’anno in campionato ha deluso, per l’assenza di Maignan per mesi, un Leao che gira a sprazzi, e i nuovi acquisti non pervenuti, ma le puntate di inizio anno ci danno il Milan favorito per lo scudetto con Inter e Juve, e il Napoli quinto dietro la Roma.
Questione allenatore: Spalletti non è mai simpatico, ma di solito è bravo; Pioli è simpatico, ma non sempre è bravo. Nelle due partite non è che Pioli l’ha preparata meglio, visto che dopo 10 minuti a Milano il Napoli doveva stare 2/0, semplicemente è girata così, poi è chiaro che il risultato nel calcio conta il 90%, e quindi oggi Pioli è un genio e Spalletti un coglione. Ma se il georgiano segna il rigore e il Napoli segna il 2/1 e va ai supplementari, chissà oggi cosa diremmo.
Semifinale: pare che ci sarà il derby di Milano, se l’Inter non si suicida domani. Dall’altra quasi certo un partitone esagerato, Real Manchester City, l’anno scorso passò il Real dopo due partite meritate assai più dal City, col Real che a Manchester strappa una sconfitta di misura profittando di un paio di botte di culo, e a Madrid dopo che al minuto 86 salva sulla linea lo 0/2 senza che si capisca come, in 2 minuti al 90mo la porta ai supplementari, rigorino e qualificazione. Chiaro che Haland conta, e Benzema non è quello dell’anno scorso, ma penso che si giocherà su episodi, e allora avanti con chi nei 180 minuti sarà più fortunato.
Di qua, se diamo credito all’Inter col Benfica, è il terzo derby di Champions League, le altre volte passò il Milan, una volta addirittura senza vincere nemmeno una partita, stavolta penso che l’Inter possa farcela, ma con molte incognite sulla strada della finale. In ordine sparso: Leao, Onana, Maignan, Lukaku. Molto, se non tutto, dipende da questi quattro e da come girerà il loro vento. Comunque, e si grattino i tifosi interisti, un’italiana in finale, e se la giocano attualmente quinta contro sesta del campionato (contando la Juve), è davvero un’anomalia.
La finale sembra poi chiusa, chiunque passi di qua e di là, ma la partita secca ha insegnato a non fidarsi mai, e forse addirittura il Milan di ripartenza, più dell’Inter, potrebbe in finale coprirsi di gloria, o di ridicolo se la partita nasce sbagliata contro Haland o Benzema che sia.
Augh

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