I ragazzi intervistati mostrano un significativo senso di responsabilità: ben il 94% afferma che se fosse a conoscenza di un comportamento inappropriato nei confronti di un loro amico, sicuramente ne parlerebbe con qualcuno. Un ragazzo su 20 (1 su 10 in Veneto e nel Lazio) preferirebbe invece restare in silenzio. Ma a chi si rivolgerebbero bambini e ragazzi? I dati dicono che si fidano soprattutto di famiglia e coetanei. Più della metà dei ragazzi (59%) preferirebbe rivolgersi ai propri genitori, che si mostrano quindi come figure di riferimento fondamentali in caso di pericolo da parte dei figli, mentre il 16% ne parlerebbe con gli amici. Colpisce e deve far riflettere la mancanza di punti di riferimento all’interno della scuola. Solo il 5% dei ragazzi vedrebbe negli insegnanti un punto di riferimento e solo il 2% si rivolgerebbe agli altri referenti scolastici (psicologo, preside).

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