Questa mattina, allo Stadio comunale di Lanuvio, dove si sta svolgendo il centro estivo sportivo comunale,  l’Amministrazione Comunale ha salutato il concittadino Massimo Grassi, che lunedi’ partira’ alla volta di Tokyo.
A settembre 2019, sul sito della FIPE si leggeva:
“La Federazione Italiana Pesistica stacca il suo primo biglietto per le Olimpiadi di Tokyo 2020 e lo fa grazie alla designazione di Massimo Grassi quale Ufficiale di gara. Massimo Grassi, classe ’64, è componente CNUG  e Presidente del Comitato Regionale Lazio, ed ha una lunga esperienza nella Pesistica, prima come atleta, poi come ufficiale di gara. Grassi inizia la sua carriera nel 1991, prima come ufficiale di gara in ambito regionale poi nel 1995 in ambito nazionale; la qualifica di T.O. internazionale di seconda categoria arriva nel 2012, e infine nel 2015 il completamento del percorso con la qualifica di prima categoria. Una nomina, quella di Ufficiale di Gara dei prossimi Giochi Olimpici, in coerenza con la carriera di Massimo Grassi, che solo pochi mesi fa ha ottenuto la Stella di bronzo al merito sportivo per attività dirigenziale.”
Massimo, nato e residente a Lanuvio aveva fondato qui, insieme all’attuale assessore Mario Di Pietro, oggi presente alla manifestazione, l’associazione pesistica Lanuvio. Commoventi i ricordi dei due amici-colleghi.
Presenti alla manifestazione il Sindaco Luigi Galieti e  l’Assessore allo sport Valeria Viglietti, organizzatrice del centro estivo e dell’odierna manifestazione. “E’ importante – sottolineano gli Amministratori Comunali –  conoscere e far conoscere ai piu’ piccoli chi rende grande la nostra Città. Massimo e’ l’esempio concreto che con sacrificio e passione si possono raggiungere grandi risultati. Il sogno di Massimo era quello di arrivare alla massima competizione, non lo ha realizzato da atleta ma da tecnico. Il suo messaggio a tutti i bambini e’ stato proprio quello di lottare per raggiungere grandi obiettivi”.

A Massimo Grassi e’ stato consegnato in dono un ginkgo biloba, un albero antichissimo le cui origini risalgono a 250 milioni di anni fa, simbolo di resistenza e rinascita , essendo stata l’unica specie a sopravvivere all’esplosione della bomba nucleare su Hiroshima.

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