Era atteso al varco da molti, in seguito ad una squalifica al Lana Storico che aveva addensato pesanti ombre sui suoi risultati precedenti, ma Matteo Luise ha risposto presente in modo perentorio, confermandosi ancora di più protagonista in un Campionato Italiano Rally Auto Storiche che lo vede ancora in piena lotta per il titolo tricolore.

Il pilota di Adria, al volante della consueta Fiat Ritmo 130 gruppo A curata da Silvano Amati e Valentino Vettore, partiva forte già sul primo impegno del Rally Alpi Orientali Historic, Sabato scorso, rifilando quasi un secondo al chilometro al primo degli inseguitori in classe.

Settimo assoluto al controllo stop di apertura era già chiaro che il portacolori del Team Bassano, in coppia con la moglie Melissa Ferro, avrebbe reso la vita dura alla concorrenza.

Forte di due quinti parziali, sui crono due e tre, Luise saliva al quinto nella provvisoria generale ed al terzo di quarto raggruppamento, dominando la A-J2/2000 con quasi un minuto su Lenci.

Avendo nel mirino il diretto rivale nella rincorsa al titolo, Farris con la sua Porsche 911 in versione gruppo B, il polesano dava vita ad un bel duello, mettendo le sue ruote davanti a quelle del sardo sul quarto crono e riducendo il disavanzo ad una decina di secondi circa.

I due quarti assoluti, sulle ripetizioni di “Subit” e di “Erbezzo”, riaprivano la partita per il quarto raggruppamento ma, sulla successiva “Trivio”, era Farris ad avere la meglio, di un soffio.

Gli ultimi due tratti cronometrati vedevano l’antagonista di Luise migliorare improvvisamente il passo e nemmeno il terzo assoluto firmato dal pilota della trazione anteriore torinese sulla conclusiva “Erbezzo” gli consentiva di contenere il rilancio di un Farris tornato a nuova vita.

Nonostante lo scontro diretto perso resta la soddisfazione per un quinto posto assoluto, per il terzo nel quarto raggruppamento e per il dominio in classe A-J2/2000, con oltre due minuti di margine sul primo degli inseguitori, che cancellano, con un colpo di spugna, tante malelingue.

“Non abbiamo mai sbagliato niente” – racconta Luise – “ed abbiamo spinto per tutta la gara, quanto più potevamo, per contenere Farris e stavamo quasi riuscendo a raggiungerlo sul finale ma, inspiegabilmente, sulle ultime prove ha aumentato sensibilmente il proprio ritmo. Siamo consapevoli della missione impossibile che stiamo portando avanti e pensare di mettere dietro una Porsche gruppo B, con la nostra Ritmo, è davvero difficile. Prendere pochi decimi a chilometro da una vettura così è per noi una vittoria. Siamo contenti, dovevamo dimostrare che la squalifica del Lana era ingiusta e così abbiamo fatto. Era importante arrivare e fare bene, per mettere a tacere i tanti discorsi che si sono fatti sui nostri risultati precedenti. Con il diffusore rimesso a posto, controllato durante le verifiche tecniche prima di partire, siamo andati ancora più forte di prima. In classe non abbiamo avuto rivali, dando oltre due minuti al primo che ci è arrivato dietro. Guardando al campionato ci dispiace aver perso terreno, ora dovremmo essere a più quattro su Farris, ma ci dispiacerebbe ancora di più perdere il campionato per la squalifica del Lana. Ci siamo tolti lo sfizio di confrontare i nostri tempi con il moderno e saremmo stati ventesimi assoluti, avendo davanti quattordici R5, tre Super 1600 e due Rally 4. Grazie a tutto il team, abbiamo un’auto perfetta. Grazie a Melissa, sempre più brava a destra.”