Federmoto
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La Corte dei Conti in sezioni riunite ha accolto il ricorso presentato dalla Federmoto avverso l’inserimento della stessa nell’elenco delle Amministrazioni Pubbliche disposto dall’Istat per il 2016. La Federmoto, tramite il proprio legale incaricato avv. Giancarlo Guarino, è riuscita a dimostrare che l’interpretazione data dall’Istat alla natura prevalentemente pubblica delle proprie entrate non era corretta. Come si evince dalla sentenza, la Corte dei Conti ha valutato nel solo 21% rispetto al totale la natura pubblica delle entrate della Federmoto, essendo il resto quote di natura associativa e quindi privatistiche.

Pertanto la nostra Federazione è da considerare esclusa, a tutti gli effetti, dall’elenco della Amministrazioni Pubbliche e non soggetta alle relative disposizioni. Tale sentenza, che ci accomuna insieme ad altre importanti Federazioni Sportive (Calcio, Basket, Pallavolo, Nuoto, Pesca Sportiva), ha finalmente fatto giustizia di un principio che inspiegabilmente era stato rifiutato nel 2015, quando la stessa Corte dei Conti, aveva rigettato il ricorso della Federmoto.

Si tratta comunque di una importante vittoria sul piano del principio di autonomia della Federazione e più genericamente del principio di autonomia dello sport, solo in parte già raggiunta grazie al provvedimento legislativo del Parlamento nella Legge di Stabilità 2015 che aveva comunque escluso definitivamente le Fsn del Coni dai provvedimenti economici riservati alle Amministrazioni dello Stato (cosiddetta Spending Review). Nei prossimi giorni gli Organismi Dirigenti della Federmoto valuteranno, unitamente ai consulenti amministrativi, le conseguenze operative di questa sentenza.

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