Timone Ek
Timone Ek

Nel 2013 fu corso a Napoli e lo vinse Princess Grif, nel 2014 all’esordio sulla pista dell’ippodromo Capannelle con corda a destra vinse il tedesco Tiger Woods As, nel 2015 sempre a Capannelle, ma con corda a sinistra e spostato a dicembre nel giorno dell’Immacolata, ci fu il successo di Sugar Rey. Finalmente, dopo tre anni ‘particolari’ il Gran Premio Tino Triossi torna alla tradizione e, mercoledì 29 giugno, nei giorni dei Santi Pietro e Paolo si disputerà la 67^ edizione di questa classica romana (11 i cavalli al via) che si corre dal 1950, uno dei tre gruppi 1 del calendario nazionale riservati ai 4 anni, insieme all’Europa ed al Continentale che si disputano rispettivamente a Milano e Bologna.

Un’edizione interessantissima quella di quest’anno – orario corsa 18.40, soprattutto per la presenza di Timone Ek (Bjorn Goop, prop. Luigi Lettieri), il campione forgiato da Gennaro Casillo con il quale è diventato il leader della sua generazione, e poi completato da Fabrice Souloy cui deve la scalata che lo ha consacrato a star internazionale. Con il trainer francese il figlio di Mr Vic ha corso solo tre volte, sempre guidato dal fuoriclasse Bjorn Goop, e in tutte e tre le occasioni ha vinto: nel Città di Torino al rientro dal secondo nel Mangelli, nell’Europa dove ha stabilito il suo nuovo record assoluto di 1.11.3 sui 2250 metri, e, infine, a Bjerke. Sembra un cavallo imbattibile Timone Ek, e il modo in cui ha ultimamente vinto ne fanno il favoritissimo di questo Triossi, nel quale ha anche pescato un molto invitante numero uno.

Se la scelta del favorito è molto chiara, assai più complicata è invece quella della prima alternativa. Nella rosa dei migliori vanno inseriti senza dubbio Totoo del Ronco (Mario Minopoli jr., prop. Team Minopoli), a segno nel Città di Napoli e poi splendido secondo nell’Europa salvo poi deludere a Trieste, Testimonial Ok (Enrico Bellei, prop. scuderia Verner) capace di farsi trovare sempre pronto nelle occasioni importanti e vincitore del Derby nell’ultima uscita sulla pista di Capannelle,
Tesoro degli Dei (Roberto Andreghetti, prop. scuderia Mary Forever), splendido ad inizio stagione e poi deludente tanto da indurre i suoi proprietari a cambiare team, per la prima volta sarà in pista con Roberto Andreghetti per il training di Erik Bondo.
Non ultimo Trillo Park (Robin Bakker, prop. Michele Notaro) che, in periodo di forma eccellente, torna sulla pista romana con la voglia di rifarsi dopo le vicissitudini della Consolazione del Derby.
Tra gli altri partenti, Troja d’Asolo (René Legati, prop. scuderia Indal) si getta ancora nell’agone con la fiducia incondizionata di Holger Ehlert che ha sempre avuto una illimitata fiducia nelle sue potenzialità, Tantalio (Roberto Vecchione, prop. Stefano Bondi), splendido a Bologna, dove vinse girando di fuori con ultimi 800 in 56.3, e poi confermatosi nel Presidente della Repubblica a Trieste, Tobias del Ronco (Antonio Di Nardo, prop. scuderia Teresa Cavallo), che dovette rinunciare al Derby dopo una splendida qualificazione ed ha vinto all’ultima migliorando il proprio limite ad 1.11.8, e Turno di Azzurra (Federico Esposito, prop. scuderia Incolinx), l’altra ‘carta’ di Erik Bondo, che cerca, con lui e Tesoro degli Dei, di bissare il successo di Sugar Rey nel Triossi corso sei mesi fa. Dietro lo starter ci saranno anche Thor di Girifalco (Davide Di Stefano, prop. Leonardo Cascio), che cercherà sin dal via di sfruttare la scia di Timone Ek, e Toseland Kyu (Pietro Gubellini, prop. scuderia 4 A.B.), sul conto del quale non vanno dimenticate due splendide vittorie francesi ottenute a febbraio ed a marzo.

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