E’ emergenza campi sportivi a Civita Castellana. Domenica le formazioni giovanili della Flaminia Calcio sono state costrette a chiedere ospitalità ad altre società dei paesi limitrofi per rispettare il calendario dopo che domenica scorsa due gare interne erano state rinviate per impraticabilità del campo Casciani- Baccanari dovuta al maltempo.
Le società rossoblù per evitare il ripetersi di una spiacevole situazione per gli atleti delle società ospitate e delle loro famiglie, che in qualche caso hanno percorso oltre 100 km per assistere a gare non disputate, vista l’incertezza delle previsioni meteo, ha deciso di disputare le gare in programma nel passato fine settimana al campo Ginnasi di Ronciglione, dove sono scese in campo l’under 16 e l’under 15.
Per la prossima settimana è prevista già la replica di altre formazioni rossoblù. “ Ringraziamo il comune di Ronciglione e la società locale per la disponibilità e la fattiva collaborazione – ha detto il presidente Francesco Bravini – e ci scusiamo con i nostri atleti e le loro Famiglie per il disagio causato da una decisione che fino alla fine abbiamo cercato di evitare. Purtroppo l’arrivo della stagione invernale ha ancora una volta è stato dimostrato che non possiamo far conto sull’uso del campo di casa. Nonostante gli sforzi e le risorse profuse insieme alla Jfc, a causa di incredibili lungaggini burocratiche del Comune di Civita Castellana non riusciamo ad ipotizzare quegli interventi minimi di ristrutturazione e nemmeno del fondo. Il Casciani Baccanari oltre tutto necessita, di un accesso alle tribune”.
Anche il campo Sassacci risulta alla Flaminia non disponibile, poiché c’è la necessità di sistemare gli spogliatoi che non avendo ricevuto un minimo di manutenzione sono inagibile .
“ Purtroppo siamo giunti a questo scenario preannunciato lo scorso Luglio – ha concluso Bravini – : l’amministrazione comunale ha tempistiche che non sono compatibili con l’attività sportiva: infatti, nonostante le rassicurazioni ricevute in questi mesi, nulla è cambiato. continuiamo a sperare che qualcosa si muova, ma dobbiamo anche trovare delle soluzioni che consentano ai nostri ragazzi di praticare lo sport che amano”.

 

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