Guelfi 538
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Any Given Sunday direbbero gli statunitensi, stavolta però è differente per i Guelfi Firenze. Quella di domenica 19 non sarà una partita, ma La Partita. La formazione fiorentina andrà in Emilia-Romagna per dar battaglia ai Parma Panthers nel Quarto di Finale Scudetto in un classico match da “Win Or Go Home”. Quella dei Ducali è una formazione che ha fatto la storia del football americano made in Italy con le strepitose vittorie arrivate in special modo nell’ultimo decennio. I pluricampioni d’Italia (2010, 2011, 2012 e 2013) contro la cenerentola della Prima Divisione, un match che potrebbe figurare come una rievocazione di “Davide contro Golia” in salsa sportiva. I più attenti però dovranno riconoscere che le due formazioni hanno terminato i propri gironi con lo stesso record (6-4) e quindi tutto fa pensare che i gigliati non andranno a Parma a fare da sparring partner ai più quotati padroni di casa. Le due società vantano tre precedenti, tutti nella stagione 2004, quando, dopo essersi spartite il bottino nella stagione regolare, furono i bianconeri a trionfare nella semifinale play-off di A2 per 18-14 e, per uno strano scherzo del destino, anche quella partita fu giocata il 19/06.

Per capire qualcosa di più su questo importante quarto di Finale scudetto spazio alla testimonianza di Filippo Paciaroni, Offensive Coordinator dei viola.
Parlaci dei Parma Panthers, una squadra che probabilmente non ha bisogno di grosse presentazioni visto il recente cammino:
“E’ una delle realtà più importanti quando parliamo del football americano giocato in Italia. Noi li abbiamo ‘studiati’ bene nel 2004 e da quella vittoria ottenuta da loro a nostro discapito nelle semifinali di A2 sono letteralmente decollati e si sono imposti come punto di riferimento sia sul suolo italiano che nel contesto sportivo europeo. Una delle loro peculiarità è quella di avere un quarterback italiano di altissimo livello come Tommaso Monardi; diversi anni fa hanno preso una decisione abbastanza azzardata, che però li ha ripagati, andando ad assicurarsi uno dei migliori coach di quarterback che badasse esclusivamente al ragazzo, che adesso vale un americano a tutti gli effetti sia dal punto di vista tecnico che atletico”.

Vedendo le loro statistiche viene da pensare che si tratta di una squadra cui piace molto lanciare.
“Le statistiche, alcune volte, sono ingannevoli. Il loro rendimento su tali scelte è molto alto perché hanno un ottimo gioco di corsa, dato da una linea molto pesante e da un paio di running back di altissimo livello, che forza le difese a mettere uomini nel mezzo lasciando sguarniti i fianchi”.

L’obiettivo posto a inizio stagione è stato ampiamente centrato, ma questo non vuol dire che si andrà a Parma in gita premio.
“Assolutamente, anzi, l’appetito vien mangiando. Abbiamo tagliato il primo traguardo, quello di assicurarci la sopravvivenza in Prima Divisione ed adesso vogliamo correre e sognare. La cosa importante è dare il massimo in questa uscita, non vogliamo tornare a casa pensando che avremmo potuto fare di più. Dobbiamo giocare con la volontà di dare tutto quello che abbiamo per arrivare fino in fondo”.

Quanto sarebbe importante, sia per i Guelfi che per le altre tre squadre del girone sud, dimostrare di non essere inferiori rispetto alle società del nord in questi quarti di finale scudetto?
“Sarebbe estremamente rilevante, soprattutto dal punto di vista dell’orgoglio personale e della scuola che rappresentiamo. E’ indiscutibile che il budget dei team del girone sud sia nettamente inferiore a quello delle società del nord, così come il bacino di squadre da cui si può attingere andando alla ricerca di giocatori validi in ottica Prima Divisione. Per tutti questi motivi sarebbe bello dimostrare che le formazioni del sud sono capaci di battere quelle del raggruppamento più blasonato”.

Come arrivate a questa partita e come vi state preparando?
“Stiamo cercando di non tralasciare nessun dettaglio, specialmente da un punto di vista tecnico-tattico. Le due settimane di riposo ci stanno aiutando a recuperare qualche atleta acciaccato. Proveremo ad arrivare a domenica al 110% della nostra condizione, altrimenti sarà difficilissimo poter vincere”.

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